Ultimi giorni di Expo, ma che fine faranno i padiglioni?
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Ultimi giorni di Expo, ma che fine faranno i padiglioni?

L’Expo è ormai agli sgoccioli e domani chiuderà ufficialmente i battenti allo scadere della mezzanotte. Ma che fine farà l’area che oggi ospita l’evento? Che ne sarà delle strutture costruite al suo interno?

Una cosa infatti è sicura: dal primo novembre inizierà, partendo dagli arredi, la fase di smontaggio per liberare, entro il 3o giugno 2016, l’area di Rho-Pero oggi riservata all’Expo.

Ai commissari dei Paesi è stato chiesto di indicare una destinazione futura per le proprie strutture, immaginandone una “seconda vita”. E le risposte non mancano: c’è chi infatti riporterà il padiglione in patria e chi invece gli concederà una destinazione solidale.

Dell’Expo, a Milano, rimarranno solo alcune strutture: Palazzo Italia, Cascina Triulza, il Padiglione Zero, l’Albero della Vita e, probabilmente, l’Open Air Theatre per il quale però servirà una copertura.

E il resto? Ecco alcuni esempi. Tra le destinazioni più particolari è da segnalare quella del padiglione del Principato di Monaco. La struttura, dopo essere stata smontata, viaggerà per più di 5.400 chilometri e sarà riutilizzato nel Burkina Faso. Qui i diciannove container diventeranno l’elemento principale di un centro di formazione nel villaggio di Loumbila, vicino alla capitale Ouagadougou, e del futuro aeroporto internazionale.

E il bosco creato all’interno del padiglione austriaco? Gli alberi, dopo aver resistito al caldo di questa estate e ai visitatori, non saranno abbattuti bensì destinati a un’area boschiva nei dintorni di Bolzano.

Le quattro torri che compongono il padiglione svizzere torneranno invece in patria e fungeranno da serre urbane all’interno della Confederazione. Persino mobili, lampade e sedie hanno già trovato acquirenti in patria mentre il cibo che rimarrà all’interno della struttura potrebbe essere devoluto al Banco Alimentare.