Dopo il decreto del Governo, rischio trivellazioni per le isole Tremiti
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Dopo il decreto del Governo, rischio trivellazioni per le isole Tremiti

Proprio su uno scoglio delle isole Tremiti Lucio Dalla ebbe l’ispirazione per scrivere un capolavoro come “Com’è profondo il mare”.

Purtroppo il paesaggio paradisiaco di queste isole rischierà di essere deturpato in seguito a un decreto approvato dal governo pochi giorni prima di Natale.

Il 22 dicembre con il decreto 176 del governo viene rilasciato alla società Petroceltic Italia il permesso B. R274EL per effettuare ricerche petrolifere su una superficie di 373,3 chilometri quadrati in uno specchio di mare antistante le isole Tremiti. La concessione viene rilasciata a fronte del pagamento di un canone annuo pari a 5,16 euro per chilometro quadrato, ovvero per la cifra totale di 1.928,292 euro.

Ad onor di cronaca al momento non si tratta di trivellazioni ma di esplorazioni, ovvero sondaggi per capire se nel tratto di mare in questione esistano o meno giacimenti di gas o idrocarburi che varrebbe la pena sfruttare. Ma se le esplorazioni porteranno alla scoperta di qualche giacimento cosa accadrà?

La Petroceltic Italia si muoverà attraverso procedimenti “air-gun”. Questa   tecnica genera un fortissimo rumore che, secondo quanto affermano numerosi ambientalisti, può provocare danni e alterazioni comportamentali, talvolta letali, in specie marine assai diverse.

Non sono mancate le prese di posizione contro questo provvedimento anche da esponenti del Pd. Lo stesso governatore della Puglia Emiliano ha fatto un appello accorato al Premier affinchè revochi tali autorizzazioni.