Il Bitcoin doveva rivoluzionare il mondo, invece a distanza di 8 anni sembrano già avviati i titoli di coda.
A dirlo è uno dei suoi fondatori Mike Hearn, sviluppatore che ha dato un grande contributo al progetto, tanto con il proprio lavoro quanto con diversi interventi pubblici mirati alla divulgazione della criptomoneta.
“Nonostante sia stato sempre consapevole che Bitcoin avrebbe potuto fallire, mi rattrista molto l’innegabile conclusione: Bitcoin ha fallito”, scrive Hearn in un post aggiungendo anche di aver ceduto tutti i Bitcoin di cui era in possesso facendo crollare del 10% il valore di scambi tra Bitcoin e dollaro USA.
La genialità, e la debolezza allo stesso tempo del Bitcoin, consisteva nella creazione di una moneta basata su una tecnologia che permettesse di scambiare valore in rete senza passare dai canali soliti, ossia le banche e gli Stati. Così la moneta virtuale vale nella misura in cui la gente crede che valga. Per questo in tutto il corso della sua storia il cambio è stato soggetto a una volatilità estrema, dalla stelle alle stalle e ritorno nel giro di poche ore o minuti.
Perchè il bitcoin ha fallito? Perchè, come afferma lo stesso Hearn, il Bitcoin non ha futuro finché è controllato da meno di dieci persone, tanto che il controllo è quasi tutto localizzato in Cina, dietro al Grande Firewall.
Addio quindi al Bitcoin? Non è detto, l’idea alla base è molto buona, il problema sta nella regolamentazione, finchè sarà in mano a pochi uomini la grande rivoluzione monetaria non sarà possibile.