Stavate ancora festeggiando l’addio della Tasi? Mettete pur via trombette e cappellini perchè è in arrivo la tassa sull’ascensore, che secondo Confedilizia potrebbe costare il doppio della Tasi: un gettito di 350 euro l’anno a famiglia.
Il provvedimento in questione è un Decreto del Presidente della Repubblica, redatto dal Ministero dello sviluppo economico in ottemperanza ad una normativa europea sulla sicurezza degli ascensori ed attualmente al vaglio del Dipartimento degli affari giuridici e legislativi del Governo e atteso per una discussione nei prossimi Consigli dei Ministri.
I requisiti in questione riguardano la precisione di fermata e livellamento tra cabina e piano, la presenza di illuminazione del locale macchine, la presenza ed efficacia dei dispositivi di richiusura delle porte di piano con cabina fuori dalla zona di sbloccaggio, la presenza di porte di cabina, la presenza di dispositivo di comunicazione bidirezionale in caso di intrappolamento in cabina e la sufficiente illuminazione della cabina. Laddove si dovesse rilevare “la non rispondenza degli ascensori ai requisiti di sicurezza”, sarà necessario avviare lavori di ristrutturazione.
Secondo l’associazione dei proprietari di casa, il Dpr del governo va oltre la direttiva europea “attribuendo ai soggetti verificatori la facoltà di prescrivere una serie di costosi interventi a carico dei proprietari di casa”.
Il Ministero dello Sviluppo Economico, in seguito al polverone che l’accusa di Confedilizia ha suscitato, ha precisato con una nota ufficiale che saranno sottoposti a verifica esclusivamente gli ascensori installati prima del 1999 e non sarà una tassa in quanto non ci sarà alcuna cadenza regolare dell’eventuale pagamento.