Brutte notizie sul fronte dell’innovazione digitale: l’Italia non solo non fa progressi, ma perde pure posizioni in Europa.
A dirlo è la pagella della Commissione europea, Desi 2016 (Digital Economy & Society Index), aggiornata ogni anno, che analizza parametri come la diffusione della banda larga, l’uso di internet e dell’ecommerce.
Il dato è impietoso: l’Italia è 25esima in Europa, su 28 paesi. Nella precedente pagella eravamo 24esimi. Peggio di così.
Il problema è che il nostro paese qualche progresso lo fa, ma non abbastanza rispetto agli altri. E’ il caso ad esempio della copertura banda ultra larga, salita al 44% della popolazione, contro una media del 71%.
Siamo nella media solo per uso di internet mobile, mentre facciamo malissimo per adozione della banda ultra larga (almeno 30 Megabit), usata solo dal 5,4% di italiani. In Europa invece è un cittadino su tre.
Ssul fronte dell’uso dell’ecommerce da parte dei cittadini, qualchenprogresso si registra nella Piccola e Media impresa che vende online: 6,5%. Sempre pochissime, rispetto al 16% dell’Europa, ma nel 2014 erano il 5,1%.
Il quadro dei servizi digitali della pubblica amministrazione è abbastanza completo, ma gli utenti che li usano sono ancora troppo pochi. Uno dei motivi è che i servizi sono poco usabili. Del tipo grandi annunci (si può fare questa e quella pratica tramite internet) che poi si perdono nella dura realtà della burocrazia.