Ieri notte si è tenuta la cerimonia di premiazione dei David di Donatello, i riconoscimenti assegnati al cinema italiano che, quest’anno compiono 60 anni.
Il grande trionfatore è stato “Lo Chiamavano Jeeg Robot” che si è aggiudicato sette premi: miglior regista esordiente a Gabriele Mainetti, miglior produttore, miglior attrice protagonista Ilenia Pastorelli, miglior attore protagonista Claudio Santamaria, miglior attrice non protagonista Antonia Truppo, miglior attore non protagonista Luca Marinelli e miglior montaggio.
Il Miglior film è andato però a ‘Perfetti sconosciuti’ di Paolo Genovese che ha conquistato la statuetta anche per la migliore sceneggiatura.
Un applauso a Sky che ha trasformato i David da una noia mortale ad un evento, semplicemente copiando il format più blasonato degli Oscar e a Cattelan , divertente ed energico, l’incarnazione del presentatore del futuro.
Il cinema italiano si riscopre ancora una volta in salute, soprattutto per la capacità di offrire prodotti diversi destinati a platee diversificate, sdoganando quell’idea di cinema italiano sempre uguale a se stesso.
L’importanza del cinema era stata espressa anche da Mattarella la mattina quando incontrando registi, produttori, attori ha sottolineato come “Il futuro ha la porta aperta e sta alla nostra intelligenza attraversarla. L’Italia ha bisogno di un cinema vivo, e voi di leggi e strutture che vi consentano di affrontare le sfide del mercato a testa alta”.