Tempo di primarie in casa Usa. Per la corsa alla presidenza si confermano, in campo repubblicano, Donald Trump e, in quello democratico, Hillary Clinton.
Ieri si è votato in 5 stati, per un Super martedì che ha visto suffragati i pronostici della vigilia. La Clinton e il miliardario newyorchese erano infatti i favoritissimi.
Trump raggiunge quota 950 delegati. Per ottenere la candidatura officiale ora ne mancano solo 287. Il tycoon, dopo la prova di forza nello stato di New York, ha vinto in tutti i 5 stati (Connecticut, Delaware, Maryland, Pennsylvania e Rhode Island) polverizzando gli avversari con quote anche al di sopra del 50% dei voti.
Staccato di oltre 300 delegati il suo principale avversario, Ted Cruz, mentre il terzo candidato, Kasick, è ormai da tempo fuori dai giochi.
In campo democratico, Sanders, l’unico rivale dell’ex first lady, strappa uno stato all’avversario ma si tratta di una vittoria effimera. La Clinton vince negli stati rimanenti e vola a quota 2159 delegati. Per ottenere la candidatura officiale ora ne mancano solo 224.
Le prossime primarie si terranno in Indiana (il 3 maggio), poi sarà la volta di Nebraska e West Virginia (il 10). Ma la data da segnare sul calendario è il 7 giugno per nuovoSuper martedì.
In quel giorno si voterà in sei stati, tra cui l’ambitissima California. In quest’ultimo stato saranno in palio oltre 100 candidati in entrambi gli schieramenti, numeri che potranno essere decisivi sopratutto in ambito repubblicano.
Nel frattempo, dopo questa nuova tornata elettorale, la domanda che va per la maggiore è la seguente: chi potrà fermare la corsa inarrestabile di Hillary Clinton e Donald Trump?