Preoccupazione negli Stati Uniti, dove una donna è stata colpita da un super-batterio resistente a qualsiasi tipo di antibiotico: a lanciare l’allarme è stato il Dipartimento della Difesa, che ha individuato la specie di escherichia coli nelle urine di una donna della Pennsylvania.
La donna ora sta bene, riferisce il «New York Times», ma indagini sono in corso sia per individuare la fonte dell’infezione, forse un ricovero, sia per capire quanto questo «super batterio» sia diffuso.
Il dettaglio più allarmante è che l’agente patogeno in questione è resistente persino all’antibiotico di ultima generazione, la colistina, considerata l’ultima spiaggia degli antibiotici.
Ad alzare ulteriormente il livello di allarme è stata la scoperta, descritta lo scorso novembre su «Lancet infectious diseaes», del gene Mcr-1 in alcuni allevamenti e in alcuni pazienti in Cina, frutto dell’uso intensivo di Colistina sugli animali.
Questo particolare agente patogeno è stato definito dagli esperti «il batterio degli incubi», che in alcuni casi può arrivare ad uccidere il 50% delle persone che ne vengono contagiate.
Per il momento i responsabili della sanità sostengono che il caso della Pennsylvania, di per sé, non sia causa di panico. Il ceppo trovato nella donna è curabile con altri antibiotici ma i ricercatori temono che il gene trovato nel batterio possa intaccare altri tipi di batteri già in grado di resistere agli antibiotici.