Non si può imporre ai cani l’uso della museruola nei luoghi pubblici solo perché appartengono a una razza piuttosto che a un’altra.
È quanto emerge dalla sentenza 7100/16, pubblicata dalla sezione seconda bis del Tar Lazio secondo la quale deve essere annullata l’ordinanza del comune che ne disponeva l’obbligo, facendo riferimento all’ordinanza del Ministero della Salute emessa il 14 gennaio 2008.
Questo quanto sostengono i giudici amministrativi del Lazio che, accogliendo il ricorso dell’associazione ambientalista Earth, hanno annullato l’ordinanza dirigenziale emessa dal Comune di Cave per quanto riguarda appunto l’obbligo della museruola per i cani appartenenti alle razze ritenute aggressive dall’ordinanza del 2008, emessa dall’allora ministro della salute Livia Turco.
E’ la stessa letteratura scientifica in campo veterinario a spiegare che non è possibile stabilire il rischio di una maggiore aggressività di un cane in base alla razza o ai suoi incroci e di conseguenza non vi è ragione per cui un pitbull debba portare la museruola e un pastore tedesco no.
Secondo i giudici occorre valutare caso per caso, e i sistemi di protezione sono obbligatori solo quando l’amico a quattro zampe ha manifestato chiaramente di essere aggressivo.
A Cave dunque pittbull, buldog, rottweiler e le altre razza che erano finite nella lista nera potranno girare liberi senza museruola.