Qual’è la bevanda più bevuta il mondo? Forse il caffè, magari il latte? No, nessuna delle due.
La risposta corretta è il tè con oltre 10 miliardi di tazze consumate l’anno. Un consumo destinato a crescere del 40% fino al 2020.
L’Italia non è da meno e rispecchia il trend globale: nel 2015 il giro d’affari è stato di 355 milioni di euro, con un incremento del 3% a valore e del 2% a volumi, superiore a quello medio delle bevande non alcoliche.
Crescono i consumi tra i 25 e i 40 anni di età e nella classe sociale con un livello di istruzione medio alto. L’acquisto avviene di preferenza al supermercato (52% dei volumi), all’iper e nelle superette (28%).
Quali sono le ragioni di questo successo? Molteplici. Da un consumo dettato dalla moda a quello dettato da motivi più naturalistici e salutisti (basti pensare al tè verde e alle sue proprietà antiossidanti).
La bevanda preferita dagli inglesi è inoltre sempre più presente nei bar e nelle pasticcerie (con veri e propri menù a tema) e disponibile in molteplici varietà.
E così da bevanda da gustare rigorosamente alle cinque (chiedetelo ai sudditi di sua maestà) il tè si sta trasformando sempre più in un prodotto da gustare in ogni momento della giornata.