149 milioni e 400mila euro. Questo il montepremi a disposizione nell’estrazione di domani.
Una cifra record che si colloca, nella speciale classifica del gioco, al secondo posto di tutte le vincite di sempre. Superati i 148 milioni vinti nel 2009 a Bagnone, ora si punta ai 178 milioni centrati nel 2010 con un sistema.
Il Superenalotto è ora il gioco con il montepremi più alto del mondo. Obiettivo centrato, ma la domanda è: fino a quando si andrà avanti?
Da qui il titolo dell’articolo. Di per sè si tratta già di una cifra vergognosa messa a disposizione di un singolo giocatore (basti pensare a quanto si potrebbe fare con tutti questi soldi oppure alle perplessità di come spendere una cifra del genere). Ma quello che spaventa ancora di più non è questo. E’ il fatto che non ci siano limiti.
A quanto vogliamo arrivare? 200, 300 milioni? Non vi è un limite alla cupidigia dell’essere umano? Ora che l’obiettivo è stato raggiunto (è il montepremi più alto del mondo, possono giocare da tutto il globo attirati dalla cifra messa in palio) è forse il caso di dire basta.
Guarda caso la “casualità”. Nel 2016 il 6 non si è ancora visto, soprattutto da quando è nato il “nuovo” superenalotto (che è ancora più avaro di quello precedente in termini di grosse vincite). Giusto giusto per raggiungere cifre record. Nel frattempo il gioco è sempre più misero: vincite con cinque ridicole, 5+1 che si contano con il contagocce.
Certo che chi si immaginava l’assioma cifra record=più giocate deve essere rimasto deluso. Il montepremi, senza vincite superiori (tipo 5+1), si alza fino un milione e 500mila euro a estrazione. Una cifra ben lontana rispetto a quanto succedeva quando il superenalotto metteva in palio una somma di denaro altrettanto considerevole (nel 2010 con i 178 milioni in palio, il jackpot si alzava anche di due milioni a estrazione).
Forse gli italiani sono stanchi di essere presi in giro (e hanno meno soldi nel portafogli). Nello stesso momento il mondo è pieno di polli da spennare. Capito?