La Commissione Europea ha confermato a fine Dicembre 2016 l’abolizione dei costi di roaming per tutti gli operatori del mercato europeo.
L’appuntamento da segnare a calendario è per il 15 Giugno 2017, data dopo la quale i costi aggiuntivi di chiamate, SMS o dati per accedere a Internet da altri stati UE tramite il proprio contratto cellulare nazionale saranno azzerate.
La notizia fa seguito all’ormai decennale sforzo da parte della UE di unificare il mercato europeo delle comunicazioni mobili, sforzo volto a facilitare la mobilità tra paesi dell’Unione.
Mercato unico, fino a un certo punto
Bello il mercato unico, ma l’UE si è ben guardata dal dare un “libera tutti” generale che permetterebbe agli utenti di uno stato di usare permanentemente la SIM di un operatore di un altro stato membro. La ragione di questa restrizione è dovuta alla disponibilità di piani tariffari vantaggiosi con chiamate, SMS o soglie dati illimitati che gli operatori possono permettersi di offrire sulle proprie reti nazionali ma che potrebbero risultare fuori mercato in altri stati.
Nella pratica, questa clausola anti-abuso scatta se, in un periodo di 4 mesi, il traffico in roaming supera quello normale. Nel caso in cui questo accada, l’operatore che fornisce l’opzione di roaming dovrà contattare l’utente entro 14 giorni rendendo noto l’accaduto.
Se, passati i 4 mesi, l’utente avvisato continua ad usare il roaming, l’operatore è autorizzato ad applicare dei rincari sul servizio. Tali rincari sono ancora al vaglio di Consiglio, Parlamento e Commissione Europea e le rispettive rappresentanze di consumatori ed operatori telefonici. Al momento le tariffe massimali proposte dalla Commissione sono (ricordo, applicate solo dopo il superamento del limite dei 4 mesi continuativi di utilizzo):
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0,04€ per minuto;
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0,01€ per SMS;
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0,0085€ per MB di dati.
Per maggiori informazioni, potete consultare il documento divulgativo e la brochure pubblicata dalla Commissione Europea.