Questa mattina si è verificato un incidente in una centrale nucleare francese, precisamente a Flamanville, nel nord della Francia.
Intorno alle 8.40, secondo una prima ricostruzione dei fatti, l’incendio si è originato nell’impianto del reattore 1 in una zona “non nucleare”. Il reattore è stato poi spento per precauzione.
L’impianto è gestito da Edf (Électricité de France), compagnia prima produttrice e fornitrice di energia nel Paese. L’azienda fa sapere che l’incendio è sotto controllo, non ci sono vittime e non esiste alcun rischio di contaminazione ambientale. A seguire, la locale prefettura ha dichiarato “conclusa” l’emergenza.
“Si è trattato di un avvenimento tecnico significativo, ma non di un incidente nucleare perché l’esplosione si è verificata fuori dell’area nucleare della centrale” ha dichiarato Olivier Marmion, direttore di gabinetto del prefetto del Dipartimento della Manica.
I vigili del fuoco accorsi all’impianto hanno riferito la segnalazione di un’esplosione e di un incendio “nel cuore” della centrale, forse causato da un corto circuito in sala macchine, ma fuori dalla zona dove si trovano i reattori. Anche secondo le autorità non c’è dunque alcun rischio atomico o di contaminazione.
La centrale di Flamanville dispone di due rettori, ciascuno da 1300 megawatt, costruiti nel 1980.
Edf sta erigendo nel sito un terzo reattore, anche in questo caso in un’area estranea all’incidente. La sua entrata in funzione era prevista nel 2012 ma poi è slittata al 2018 per diversi imprevisti. Nel 2015, ad esempio, sono state riscontrate delle anomalie nella composizione della copertura del reattore.