Il CUA ha torto, lunga vita al CUA
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Il CUA ha torto, lunga vita al CUA

Come si può ben evincere dal titolo con questo articolo vorrei, brevemente, dire la mia sugli episodi avvenuti alla biblioteca di lettere all’università di Bologna.

Partiamo dal titolo quindi; e andiamo subito al sodo. Per me il CUA relativamente al sabotaggio dei tornelli e alla successiva occupazione della biblioteca ha torto. Ha torto perchè non vedo il motivo di tutta questa protesta. I tornelli potranno pure non piacere ma NON limitavano il diritto allo studio degli studenti, NON ne pregiudicavano l’ingresso, NON discriminavano tra studenti di serie a e b. I tornelli, l’identificazione all’ingresso esistono da un sacco di tempo in tante altre biblioteche universitarie e laboratori della città di Bologna. Ecco, il punto fondamentale è questo. Stiamo parlando di una biblioteca universitaria; NON comunale. Capisco che fosse diventato un luogo socio-culturale non solo per la popolazione universitaria ma la realtà è putroppo questa; lettere è una biblioteca universitaria ed è pieno diritto dell’università quello di limitarne l’accesso ai soli studenti.

Il discorso sul perchè siano stati installati i tornelli è invece un pelo diverso. Ambo le parti (chiamiamole così per comodità) affermano che ci sia un evidente problema delinquenza (impossibile non ammetterlo gli episodi parlano chiaro dai!). Limitare gli accessi ai soli studenti risolve? Risolvere in toto non risolve perchè, come sottolineato dallo stesso CUA, il caso del ragazzo beccato a masturbarsi è addebitato ad uno studente, in possesso quindi di un regolare badge. Però è disonesto oltrettutto non evidenziare come la maggior parte della deliquenza che si aggira in piazza Verdi non sia in possesso del badge :) , per cui probabilmente un filtro sti cavolo di tornelli lo farebbero!

Ma la provocazione che mi viene in mente è…. embè? Risolve o non risolve che fastidio danno sti tornelli? Come scritto sopra non impediscono minimamente il diritto allo studio degli studenti (anzi si paventava un’apertura fino alle 23 della stessa biblioteca) per cui per quale motivo opporsi e occupare? Perchè? Mai come in questo caso il CUA con quest’azione si è facilmente esposto alle più classiche critiche del “ non vi frega un cazzo di nulla l’importante è che protestiate!”

Attenzione però. Questo sgradevole errore del CUA è (come al solito) diventato lo spunto per invervi contro al suon di “ non ci rappresentate”, “ zecche rosse del cazzo”, “ non avete voglia di fare un cazzo” ecc ecc ecc. No! Non sono d’accordo. Il CUA ha sbagliato, sbaglia, e sicuramente sbaglierà ancora. Ha le sue idee, le sue visioni e i suoi metodi. Spesso sbagliano ma attenzione, spesso hanno pienamente ragione! La protesta per il caro mensa sarà stata fatta con metodi un pò rozzi ma è stata fatta. Chi c’era a difenderli in quel caso? Dove stavano i vari fighetti figli di papà ( a stereotipo rispondo con stereotipo) quando il CUA obbligava la CAMST a fare il pasto completo a 3 euro invece che 6,80 ?? ( si cazzo 6,80 euro il pasto completo). Al netto degli estremisti violenti che ci sono e ci saranno ovunque ma a Bologna l’anima universitaria è composta da diverse sensibilità, e tutte, a mio avviso servono. Dai merdosissimi ciellini di merda di Student Office Alle zecche rosse puzzolenti del CUA Ai PIDIOTI della Sinistra Democratica Ai goliardi ubriaconi ( fanno più politica loro che il rettore regaz!).