Snap Inc, la società a cui fa capo Snapchat, è pronta per lo sbarco in borsa puntando a un prezzo tra 14 e 16 dollari per l’ipo che la porterà a Wall Street con una valutazione massima quindi di 22,2 miliardi di dollari.
La società dei messaggini che scompaiono punta a quotarsi al Nyse, in quella che potrebbe essere la maggiore initial public offering dal 2014, ovvero dallo sbarco di Alibaba a Wall Strett.
Con lo sbarco in Borsa i due co-fondatori Spiegel e Bobby Murphy deterranno la medesima quota pari a 5,5 miliardi di dollari mantenendo il controllo della società, in quanto sarà la prima ipo senza emissione di azioni con diritti di voto.
Bolla o non bolla? La recente storia degli ingressi in borsa delle web company, ha avuto esiti contrastanti a volte come per Facebook, la scommessa è risultata vincente; altre meno, come per Twitter o Yahoo.
Snapchat ha chiuso il 2016 con una perdita netta di 514,6 milioni (dai 372,9 del 2015), tuttavia la società dichiara di fatturare all’anno oltre 400 milioni di dollari grazie ai 158 milioni di utenti attivi ogni giorno, per lo più mediante introiti pubblicitari. Chi comprerà azioni del fantasmino scommetterà proprio sulla sua capacità di generare utili prima o poi.
Il vero problema di Snapchat, ha un nome: Zuckerberg. Proprio il fondatore di Facebook, aveva provato a comprarsi l’app per la stratosferica cifra di 3 miliardi di dollari. Dopo il rifiuto da parte dei co-fonatori del fantasmino, un pò per ripicca, un pò per sana competizione, ha deciso di lanciare Instagram Stoires che indubbiamente sta rubando terreno a Snapchat.