Una mamma scopre che suo figlio di 16 anni si fa le canne e chiama la polizia per farlo incriminare. Il ragazzo, impaurito, devastato dalle possibili conseguenze si suicida. Ecco la sintesi di quanto è successo poco giorni fa.
Una storia triste, surreale e sbagliata da troppi punti di vista.
Il comportamento della madre. La madre invoca il dialogo, dice al funerale:
“Vi vogliono far credere che fumare una canna è normale, che faticare a parlarsi è normale, che andare sempre oltre è normale. Qualcuno vuol soffocarvi”.
Che dialogo hai cercato tu che hai chiamato la guardia di finanza?
“È stata la mamma del ragazzo a rivolgersi a noi, quella stessa mattina venendo in caserma, perché non sapeva più cosa fare. Aveva provato tante volte a cercare di convincerlo a smettere ma non sapeva più come fare”
Questo è il tuo dialogo? Convincere tuo figlio a smettere per uno o due anni senza minimamente mettere in discussione il tuo punto di vista?
Vi vogliono far credere che fumare una canna è un abominio, che sia l’inizio di una parabola discendente verso il tunnel della droga, che ascoltare a prescindere quello che ti dicono i genitori o l’autorità sia normale. Qualcuno vuole soffocarvi!
Nel 2017 c’è qualcuno che ancora pensa veramente (Giovanardi e compagnia cantante non contano) che farsi una canna sia un’azione molto più vicina al farsi una siringa di eroina piuttosto che ubriacarsi a long island in discoteca? Seriamente?
Quando finiranno questi pregiudizi e preconcetti su una droga, cosiddetta leggera, che in quanto a danni dovrebbe essere tranquillamente paragonata all’alcol e al tabacco?
Tu madre, non pensi che se tuo figlio non sia d’accordo con quel che dica, nonostante l’età, possa avere sbagliato? … “ Forse sono io?!?!? “ [cit.]
Cara Mamma, tu che mi vuoi bene, tu che pensi che sia una brava persona, che stia avendo successo in quel che faccio, che sia circondato da tanti amici, da una ragazza, da gente amorevole e che ti piace ascoltarmi mentre ragioni sappi ( se non lo sai già ) che mi sono fatto e mi farò tante canne. Perché la vita è così, si fanno cose salutari tra tante piccole cazzate come una sbronza, una sigaretta e una canna. E se non te ne ho mai parlato è perché pensavo e penso tutt’ora che non ci sia nulla di particolarmente sbagliato in una cosa del genere.