Ancora pochi giorni e cominceranno i saldi estivi. Secondo l’Osservatorio nazionale federconsumatori, che ha monitorato tendenze e propensione all’acquisto dei cittadini, si prevede una spesa media per famiglia di 121 euro.
Dai primi dati raccolti, 9,4 milioni di famiglie sono propense ad acquistare a saldo (circa il 38% del totale delle famiglie italiane), per un giro d’affari complessivo che raggiungerà quota 1,1 miliardi di euro, dopo che, nel 2016, si era attestata a 951,2 milioni. Le famiglie che approfitteranno della stagione estiva dei saldi aumentano del 14,6%.
Questo perchè - spiega Federconsumatori - molti cittadini, hanno rimandato a questo periodo dell’anno i propri acquisti, decidendo, alla luce di una capacità di acquisto ancora fortemente compromessa dalla crisi, di approfittare di sconti e promozioni per acquistare capi ed articoli di cui hanno bisogno, a cui hanno rinunciato nel corso dell’anno.
Per evitare truffe e raggiri ecco alcune semplici raccomandazioni:
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Prima dell’avvio dei saldi verificate il prezzo dei prodotti che volete acquistare e, se possibile, fotografate la cifra con il cellulare. In questo modo si avrà una prova certa del prezzo di partenza e sarà quindi possibile valutare la reale applicazione e convenienza dello sconto
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Non fermatevi mai al primo negozio, ma confrontare i prezzi applicati in diversi punti vendita. In ogni caso diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non consentono di vedere la merce e di negozi che applicano sconti eccessivi, pari o superiori al 60% (un buon prezzo a saldo dovrebbe aggirarsi attorno al 40% di sconto).
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Controllate accuratamente il cartellino, su cui devono essere obbligatoriamente riportati, in modo leggibile, sia il vecchio prezzo che quello nuovo, oltre alla percentuale dello sconto;
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I prodotti a saldo devono essere sì di fine stagione, ma dell’anno in corso e non delle stagioni degli anni passati! I prodotti di risulta o di magazzino devono essere venduti separatamente da quelli in saldo;
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Anche se il cambio del prodotto non è obbligatorio ma a discrezione del negoziante, conservare lo scontrino quale prova di acquisto. Lo scontrino è infatti essenziale in caso di merce fallata o non conforme, poichè vincola il commerciante alle norme di legge relative alla garanzia di sostituzione o al rimborso della somma pagata;
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I commercianti non sono obbligati a far provare i capi di abbigliamento, tuttavia il nostro consiglio è di diffidare dei negozi in cui non sia appunto possibile provare tali capi.