Prendiamo spunto da una notizia di cronaca, ovvero il servizio sul lido a Chioggia dove viene “sponsorizzato” e idolatrato il ventennio fascista, per parlare di un tema sempre attuale; il reato d’opinione.
Prima di parlare del reato in questione è bene però fare una precisazione. Per reato d’opinione in questo articolo si intende la libera manifestazione di un proprio pensiero che, per quanto anti-scientifico, irrazionale, aberrante che sia non intacca la libertà altrui in tutte le sue forme possibili; dalla libertà e diritto di esistere fino alla stessa libertà di parola.
Per intenderci; un’affermazione come “ i galli sono essere inferiori “ è un’opinione; che per quanto idiota non istiga e non professa la volontà di privare di alcune libertà i galli.
Un’affermazione come invece “ i galli dovrebbe morire” suggerisce l’azione di dover eliminare fisicamente i galli, per cui intaccarne alcune libertà.
La seconda affermazione è già reato, punibile per legge.
Istigazione alla violenza, all’odio razziale, omofobia, diffamazione; tutte queste tipologie di posizioni sono già punibili per legge.
Cosa rimane quindi? Rimane quindi la libertà di poter dire, nella propria sfera di libertà, quello che cazzo ci pare.
E così deve essere perchè la libertà d’espressione può funzionare solo ed esclusivamente se non vi sono eccezioni, di nessun tipo.
Se ti senti offeso per l’opinione di qualcuno non significa che meriti di tacere, non significa che abbia ragione.
Se questo fosse infatti il metro di giudizio sarebbe terribile, perchè si potrebbe sempre essere l’offesa di qualcun’altro. Chiunque, come gruppo sociale, potrebbe svegliarsi la mattina e pretendere che la tua opinione sia bandita solo perchè mi ritengo offeso.
Meno 99 Posse e più Voltaire.