Vi avevamo già parlato dell’emendamento Boccadutri approvato con la manovrina dello scorso maggio, che aveva come fine quello di abolire le monete da 1 e 2 centesimi. Ebbene, nella prossima legge finanziaria sarà prevista una norma per cancellare tale proposta.
Il perchè è molto semplice: il potere di decidere sulla circolazione legale delle monete spetta al Consiglio Europeo e non ai parlamenti nazionali. La Banca centrale europea aveva già chiarito il punto in passato quando Belgio e Finlandia avevano tentato di approvare misure simili. In pratica, i Parlamenti nazionali possono legiferare affinché i commercianti arrotondino tutti i prezzi ai 5 centesimi, ma non possono impedire ai clienti di pagare anche con monetine da 1 o 2 centesimi. Immaginate cosa potrebbe succedere se un turista francese o spagnolo venisse in Italia e volesse pagare con 1 e 2 centesimo, e un negoziante italiano si rifiutasse di accettarli.
Inoltre a conti fatti, la sospensione del conio non avrebbe garantito nessun risparmio. L’estensore dell’emendamento aveva calcolato un risparmio di 23 milioni di euro. Ma senza di esse la Zecca sarebbe costretta ad aumentare la produzione (e il relativo costo) per le monete da cinque centesimi.
Quindi se vi eravate già messi all’opera per sbarazzarvi degli inutili centesimi, vi toccherà fare marcia indietro così come il Tesoro.