Il bilancio parla da solo. Nel 2016 nel nostro paese sono 266 le vittime a causa del consumo di eroina. E se si contano i morti, i numeri delle overdose non fatali sono ancora di più.
Dalle cifre emerge come il consumo cresca tra i giovanissimi, spesso consumatori occasionali. E il consumo, da casuale, si può trasformare in abituale con tutto ciò che ne consegue.
Nelle cronache locali non è difficile imbattersi in articoli che riportano casi di overdose. A Ferrara, tra agosto e settembre, quattro ragazzi hanno provato sulla propria pelle cosa significa consumare eroina. Pochi giorni fa è stato il turno di tre giovani, ma una ventina di giorni prima, il 26 agosto, l’eroina aveva ucciso un ragazzo di vent’anni. Delle tre overdose che sono seguite, una è stata fatale, per un venticinquenne, altri due ragazzi di 18 e 20 anni sono stati presi per i capelli dai sanitari, che li hanno salvati da morte certa.
Non è finita qui. A Mestre l’eroina ha ucciso dieci persone in tre mesi. Nelle Marche nelle cronache locali non è raro trovare notizia di interventi salvavita dei sanitari o di altri decessi. Storicamente, le morti per sovradosaggio di oppiacei, che in Italia e Europa continua a significare eroina, accadono nel Centro e Nord Italia.