Un altro colpo ben assestato alla solidità dell’Unione Europea sta per arrivare dalle elezioni austriche.
Infatti secondo gli exit poll sulle elezioni politiche appena concluse, dopo il preannunciato partito popolare ci sarebbe il partito nazionalista islamofobo ed euroscettico di Heinz-Christian Strache.
Un risultato che sicuramente farà discutere, come farà discutere il crollo totale dei partiti di sinistra, che comunque in Austria non hanno mai goduto di troppo consenso.
La destra di Heinz-Christian Strache si candida quindi ad entrare nel prossimo governo e ha già fatto sapere che vuole girare le spalle a Bruxelles per allearsi con Budapest e arricchire il quartetto di Visegrad, i paese dell’Europa dell’est, che hanno deciso di non allinearsi alle politiche europee sull’immigrazione.
Il trentunenne Sebastian Kurz, ministro degli Esteri del governo uscente, è il più papabile cancelliere. Considerato il vero erede di Joerg Haider, l’ex capo della destra estrema che conquistò per la Fpoe un posto al governo già nel 2000. Scatenando allora una reazione indignata nel resto del mondo: molti Paesi europei e Israele inflissero delle sanzioni diplomatiche a Vienna. Ma intanto, grazie alle politiche da “falco”, Kurz ha catapultato la Oevp in cima alle preferenze degli austriaci.