Dal 1°Gennaio sacchetti bio anche per frutta e verdura (ma a pagamento e non riciclabili)
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Dal 1°Gennaio sacchetti bio anche per frutta e verdura (ma a pagamento e non riciclabili)

Dopo i normali sacchetti per la spesa dal 1° Gennaio sarà obbligatorio per tutti i commercianti l’utilizzo di sacchetti biodegradabili anche per la frutta e verdura. Così mentre l’Europa studia il bando di oggetti come il cotton fioc, e l’italia da questo punto di vista si è già portata avanti bandendo quelli di plastica dal 2019, dal 1° Gennaio per insacchettare la nostra verdura e frutta nel nostro supermercato o fruttivendolo di fiducia non potremo usare più i sacchetti di plastica.

Ben fatto, direte voi. C’è però qualche critica, soprattutto dal CODACONS. Prima di tutto questi sacchetti saranno a pagamento, come quelli normali, ma non è stato specificato alcun prezzo a riguardo, che potrà quindi variare a seconda dell’esercente.

Inoltre è stato vietato il riutilizzato di sacchetti riciclati così come per la spesa normale, e qui qualche dubbio sorge. Come giustamente fatto notare da Federconsumatori “Non viene contemplata la possibilità di sostituire con borse riutilizzabili le borse fornite a fini di igiene come imballaggio primario per alimenti sfusi.  Se è vero che per carne, pesce e latticini l’uso di sacchi riutilizzabili potrebbe creare problemi, per frutta e verdura la posizione del ministero è più difficile da comprendere. Basta pensare ai mercati, dove in molti casi frutta e verdura non vengono insacchettate per tipo e finiscono tutte insieme in un’unica busta.”

In paesi come la Svizzera ad esempio è permesso questo riutilizzo, comunque vada però si tratta di un’importante novità per la lotta all’inquinamento.