Intelligenza Artificiale, a sdoganarla definitivamente sarà il porno? (VHS e DVD dicono di sì)
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Intelligenza Artificiale, a sdoganarla definitivamente sarà il porno? (VHS e DVD dicono di sì)

La notizia, uscita ieri, ha già fatto due volte il giro del mondo. Grazie ad un piccolo programma chiamato FakeApp e pubblicato tramite Reddit, l’utente nuttynutter6969 (nomen omen) potrebbe aver inavvertitamente spalancato le porte al primo uso massivo di strumenti di intelligenza artificiale (nel caso specifico, il Tensor Flow di Google).

Cosa fa FakeApp? In parole povere offre una serie di procedure per facilitare la creazione di deepfake.

Cos’è un deepfake? Una foto o un filmato in cui viene usata una particolare tecnica di intelligenza artificiale, chiamata Deep Learning, per sovrapporre il volto di una persona sul corpo di un’altra nella maniera più accurata possibile, ad esempio adattando il volto del target alle espressioni del presta-corpo.

Aperto il vaso di Pandora FakeApp, gli utenti di Reddit non ci hanno pensato due volte ad utilizzare il programma per “appiccicare” il volto della propria attrice preferita sui corpi delle protagoniste di video hard.

Oltre all’exploit pruriginoso, che ha contribuito alla diffusione virale della notizia, è naturale chiedersi se il mondo dei media (tutto) sia pronto per un futuro in cui con pochi strumenti e bassa conoscenza tecnica, qualsiasi utente di Internet può prendere un filmato, metterci sopra la faccia del bersaglio di turno e fargli dire e fare tutto ciò che vuole. Ne è un’anteprima il recente filmato del presidente dell’Argentina Mauricio Macri, a cui è stato “sovraimpresso” il volto dell’Adolf Hitler di Bruno Ganz nel film “La Caduta”.

Il cinema hollywoodiano ci ha abituato a ben peggio, come le recenti ricostruzioni digitali di attori purtroppo scomparsi (Rogue One, per citarne uno recente). Ma, come rimarcato sopra (e confermato dalla ricostruzione sotto), quello che disarma è la facilità con cui è possibile produrre un filmato di buona qualità, capace di trarre in inganno come minimo gli spettatori più distratti.

Se mettiamo questo a braccetto con le più recenti tecniche di sintesi del parlato, ci si prospetta un futuro in cui, oltre a difendersi dalle fake news, faremo bene a fare molta attenzione a cosa vediamo e sentiamo.