Non hanno senso le macchine ad Idrogeno. Ci sono dei motivi tecnici a supporto di questo, motivi elementari che si possono capire facilmente anche da chi non è addentro ai processi che portano alla “creazione” dell’Idrogeno.
La prima domanda che i media sottacciono riguarda al modo per creare l’Idrogeno. Non viene detto, viene censurato il fatto che per scindere l’acqua (H2O) in Idrogeno più Ossigeno ci voglia energia, il metodo alternativo è il reforming che usa gli idrocarburi (petrolio) oppure il carbone per “creare” l’Idrogeno.
Nel caso della scissione dell’acqua si possono usare due tipi di forme di energia, una e di tipo rinnovabile (eolico, solare, idraulico) e l’altro tipo è non rinnovabile ovvero inquinante sotto forma di emissioni di gas serra o di scarti radioattivi. In entrambi i casi produrre Idrogeno costa, si butta via una fetta sostanziosa di energia come succede in tutte le conversioni. Il fatto grave è che in questi casi si passa, come stadio intermedio, per l’energia elettrica prima di scindere l’acqua. Come sappiamo l’energia elettrica è una energia “nobile” e potrebbe essere immessa nella rete elettrica invece di sprecarne una parte per produrre Idrogeno.
Se si usano energie rinnovabili per produrre elettricità e poi Idrogeno è molto più conveniente immetterle nella rete elettrica con un immediato risparmio di petrolio e di carbone oltre che di centrali nucleari, con miglioramento del nostro ecosistema compromesso dai gas serra. Se si “crea” Idrogeno allora si spreca una parte di questa energia pulita (dovrebbe essere circa il 25% di spreco che finiscono indirettamente in CO2), la conseguenza è l’inquinamento dell’aria in quanto verrà soppiantata da energia “sporca”.
Se non si usano energie rinnovabili allora si usa il processo di reforming dal petrolio oppure dal carbone (oppure si usa l’energia elettrica prodotta col nucleare). I rendimenti sono sul 75% o peggiori nel caso del carbone, questo significa che utilizzare l’Idrogeno nelle nostre autovetture comporta un uso di petrolio analogo a quello che usiamo adesso sotto forma di benzina e sto considerando il caso migliore ovvero l’uso di celle a combustibile, che significa dover cambiare automobile (per non cambiare nulla :-).
Il nostro ambiente ha invece una immediata necessità di disintossicarsi dall’anidride carbonica che è troppa e sta cambiando le temperature del pianeta, non ha senso questo marketing della macchina ecologica che non è ecologica perché inquina come le altre anche se dai tubi di scappamento esce acqua. Probabilmente fa molto “eco” avere una automobile ad Idrogeno e i media pomperanno la notizia a dismisura insieme agli uffici marketing di tutte le case automobilistiche. Il governo darà i soliti incentivi per cambiare macchina e ci ritroveremo con la stessa “fregatura” di quando ci hanno proposto come definitiva la soluzione della marmitta catalitica o della benzina verde (che verde non è).
La logica che sta sotto all’Idrogeno è quindi la solita ovvero fare girare l’economia, per l’ambiente c’è tempo e si rimanda alla prossima generazione. Nessuno sa quali livelli di CO2 sono sopportabili per non avere conseguenze gravi sulla nostra Italia, potremmo averli già raggiunti oppure potrebbero essere lontani, certo che le nostre economie che “girano” non saranno arrestabili molto velocemente soprattutto per questione dei mentalità dei politici e di noi tutti.
Senza essere catastrofisti si potrebbe almeno fare il possibile e cioè non inquinare ulteriormente l’ambiente per seguire la necessità di fare profitti da parte delle ditte che costruiscono automobili. L’unica utilità dell’Idrogeno è spostare l’inquinamento dalle città agli impianti di produzione dell’Idrogeno, queste centrali a petrolio inquineranno e nessuno le vorrà e come al solito ci saranno difficoltà ad avere una centrale inquinante dietro casa.
Esistono invece proposte migliori sotto l’aspetto della riduzione dell’inquinamento, esistono macchine come quella della Toyota (Prius) che hanno efficienze elevatissime e funzionano a benzina, il costo è sui 25.ooo€ e consumano circa 1 litro per fare più di 17 Km in ciclo urbano o extraurbano. Il principio di funzionamento è abbastanza semplice e si basa su una alimentazione ibrida elettrica e benzina ma in sostanza l’alimentazione esterna è solo a benzina. Hanno un inquinamento ambientale molto ridotto per via del particolare motore a benzina adottato (a combustione magra), sono pronte per il prossimo standard sull’inquinamento stabilito a livello europeo.
Radio Rebelde.