Trama. Anno 2027..caos e anarchia flagellano il mondo e l’umanità è destinata alla scomparsa per via di un difetto nella capacità di riprodursi da parte degli uomini. Su tutta la terra regna il disordine e solamente in Gran Bretagna il governo è riuscito a mantenere l’ordine (si fa per dire) ma a costo di grandi sacrifici : uno stato di polizia permanente, violenza, guerre fra sette nazionalistiche e chiusura totale al mondo esterno con internamento e deportazione di profughi e immigrati al fine anche di preservare la razza inglese a fini procreativi. All’interno di questa società senza speranza (l’umanità è destinata a scomparire per via delle mancate nascite) vive il burocrate Theo (Clive Owen) disilluso e pronto alla fine del mondo, ancora di più alla notizia dell’omicidio della più giovane persona della terra uccisa all’età di 18 anni (fate i conti perciò dell’ultima nascita). Ma il compito (all’inizio forzato) di portare in salvo l’ultima speranza dell’umanità, ossia una giovane immigrata incinta, lo costringe ad assumere il ruolo dell’improbabile difensore della sopravvivenza della Terra. Inizia così un lungo viaggio alla ricerca della speranza e della salvezza che costringerà il nostro eroe a fare i conti anche con il suo triste passato. Si aprirà inoltre un lungo cammino tra violenza, morte, e disperazione che condurrà Theo.. e qui mi fermo per non rovinarvi il finale.
Recensione. A prima vista sembra un film catastrofico e dalla trama inverosimile ma guardandolo bene c’è davvero da sperare che tutto ciò non si avveri..le tematiche affrontate così come alcuni problemi richiamati dal film sono davvero reali : un mondo dominato dalla violenza e dalla guerra, il problema degli immigrati e della loro integrazione, il tema dei diritti umani. Tutto ciò ingigantito dal fatto di continui richiami al mondo attuale: un volantino contro la guerra in Iraq, metodi di detenzione copiati pari pari dal carcere di Guantanamo e Abu Ghraib (c’è persino un prigioniero incappucciato alla maniera di una foto emersa dal carcere iracheno), attentati terroristici. Terribile poi l’immagine che si presenta della società: da una parte ricchi che passeggiano con zebre e cammelli dall’altra poveri che vivono immersi nella spazzatura e nel degrado.
2 cose mi hanno particolarmente colpito: la scena in cui Theo visita il cugino (Il David _e Guernica_ sono solo ciò che resta della storia dell’umanità..le parole del cugino e il suo rapporto con il figlio sono altrettanto sconvolgenti…) e il kit per il suicidio (il futuro metodo eutanasico visto che siamo in tema?).
Insomma tutte queste cose non mi sembrano così inventate e chi si limita a bollare il film come fantascienza si sbaglia di grosso. Esso è invece un utile strumento per porsi interrogativi ed evitare che tutto ciò succeda perché diciamolo al di là della storia dell’infertilità tutto il resto fa parte in misura più lieve del mondo di oggi. L’umanità perciò si sta auto-distruggendo? Magari no ma se riflettiamo sulla distruzione ambientale del nostro pianeta, sul modo di risoluzione dei conflitti tipico di oggi vengono i brividi.
Infine il film mi ha posto un inquietante interrogativo: se davvero l’umanità si trovasse in situazioni analoghe come si comporterebbe? Speriamo di non avere la risposta già tra le nostre mani.
Il Gorgonauta.
Ps. guardate con cura ogni particolare del film perché sarà importante.