Il Trattato di non proliferazione nucleare (TNP) è un trattato internazionale sulle armi nucleari che si basa su su tre principi: disarmo, non proliferazione e uso pacifico del nucleare. Il trattato proibisce agli stati firmatari “non-nucleari” (ovvero che non possiedono armi nucleari) di procurarsi tali armamenti e agli stati “nucleari” di fornirgli tecnologie nucleari belliche.
Gli stati firmatari del trattato sono 189, fra cui i cinque Paesi con lo “status” nucleare[1]:
• USA (10 000 testate);
• Federazione Russa (11 000 testate);
• Regno Unito (275 testate);
• Francia (450 testate);
• Cina (550 testate).
Non aderiscono al trattato, ma si stima che possiedano testate nucleari[2]:
• Israele (400 testate per un potenza complessiva di 50 megatoni, erano 200 nel 1986 secondo il racconto di Vanunu al «Sunday Times» di Londra);
• India (da 60 a 90 testate);
• Pakistan (24 a 48 testate);
• Corea del Nord (7 testate);
• Sud Africa (6 testate anche se poi De Clerk ha dichiarato nel 1993 di averle distrutte);
• Taiwan (ufficialmente non è in possesso di alcuna testata nucleare ma ha fatto il test della bomba all’idrogeno con Israele e Sud Africa.
In base a questo trattato l’Italia non dovrebbe avere nel proprio territorio testate nucleari; invece non è cosi nel nostro territorio si trovano ben 90 bombe nucleari! 50 bombe atomiche sono attualmente ospitate nella base Nato di Aviano e altre 40 nella base italiana di Ghedi, vicino Brescia.
Le armi atomiche oltre ad essere pericolose e devastanti, sono chiaramente in contrasto con il Trattato di Non Proliferazione Nucleare sottoscritto e ratificato dall’Italia. Il Governo Italiano è chiamato, dunque, a rispondere del rispetto della legalità e dei trattati internazionali, esercitando in ogni modo il controllo sul territorio e il pieno esercizio di sovranità nazionale nel bene del Paese e di tutti i cittadini.
In Europa, la Grecia ha già votato all’unanimità una risoluzione presentata da alcuni parlamentari che chiedevano lo smantellamento di qualsiasi arsenale atomico presente sul territorio nazionale, liberandosene rapidamente. Anche in Belgio il Parlamento ha chiesto al Governo di prendere una decisione simile.
L’Italia ha il diritto e il dovere, in qualità di Paese non Nucleare, di fare altrettanto e di assicurare la piena verità e trasparenza sulla questione. L’Italia e l’Europa non possono dimenticare eventi tragici come Hiroshima e Nagasaki. Come possiamo chiedere ad altri Paesi di non ricorrere all’utilizzo del nucleare quando noi stessi abbiamo ordigni pronti all’uso sul nostro territorio e gli Stati Uniti continuano ad aumentare il proprio arsenale atomico?
Secondo il New York Times il comandante della Nato, generale James Jones, ha confidato ai collaboratori di essere favorevole all’eliminazione completa delle bombe nucleari in Europa, ma di aver trovato resistenza da parte di alcuni governi europei. Gli Stati Uniti sono in grado di colpire con missili lanciati dal loro territorio tutti gli obiettivi nel raggio di azione dei bombardieri in Europa. I paesi europei, e in particolare l’Italia, tuttavia insistono per avere un ombrello nucleare.
Quindi è nostro compito visto che siamo tra i paesi più pacifici al mondo dare un segnale forte contro qualsiasi arma di distruzione di massa.
Radio Rebelde