Ecco uno degli argomenti di cui sempre si parla ma di cui poco si scrive, ed ecco spiegato perché mi è venuto in mente di scrivere un articolo sugli zingari e sui rom.
Gli zingari (di cui i rom sono una delle etnie nomadi che ne fanno parte) sono comunemente definiti:
Quelli che [...] comprendono sia un insieme di popolazioni parlanti lingue di origine indiana che un insieme di popolazioni parlanti lingue di altra origine. Questi due grandi insiemi condividono caratteristiche di vita, segnate per esempio dal nomadismo in certe regioni d'Europa, e da altri tratti culturali in altre regioni. Contrariamente alla credenza comune, la maggior parte degli zingari sono sedentari e non nomadi. In Italia sono presenti, per la massima parte, i rom, i sinti (o sinte) e i camminanti (o caminanti). [Fonte Wikipedia]
Non credo che nessuno abbia bisogno di ulteriori spiegazioni a riguardo della definizione di zingaro, sappiamo tutti chi sono , ma va sottolineato che si sa veramente poco delle loro tradizioni, io stesso ammetto di non saperne molto, ho fatto qualche ricerca su internet ma niente di particolarmente approfondito, più per pigrizia che per mancanza di materiale, lo ammetto…
Il fatto fondamentale è che non voglio scrivere un articolo sulla cultura rom o gitana, ma piuttosto volevo “parlare” dei problemi che si pone una città e la sua popolazione per coabitare civilmente con gli zingari.
So che se si prova ad immaginare la giornata tipica di uno zingaro s’immagina uno che si sveglia a tardo pomeriggio e passa il resto della giornata (o meglio della nottata…) tra alcool, magari qualche droga e questa o quella rapina/scippo/spaccio/stupro e via discorrendo.
Sentendo parlare alcune amiche rumene ho scoperto che in Romania gli zingari sono praticamente i “factotum” della zona, sono loro che controllano gran parte del potere politico e soprattutto economico, tanto che perfino chi si deve sposare deve andare a chiedere l’oro agli zingari.
In Italia invece la situazione è diversa, da quel che so ogni zingaro adulto riceve un sussidio di disoccupazione e questo (a detta di molti) è il principale motivo della loro inclinazione al crimine ed al non rispetto delle regole e delle leggi italiane.
Chi è stato a Bologna non può non aver notato zingari e zingare ai semafori chiedere l’elemosina o lavare i vetri, per non parlare delle denunce da parte di popolazione ed imprese per crimini o segnalazioni di presunti tali, tanto che qualche anno addietro uscì un “vademecum” di prevenzione contro le rapine in appartamento che riportava i segni tipici lasciati nei pressi di un’abitazione per dare indicazioni sulla prossima rapina.
Ricordo che un po’ di tempo fa, parlando degli zingari con una nostra professoressa, ci disse che il Famila(tanto per fare un po’ di pubblicità occulta ad un centro commerciale) dava gratuitamente cibo ed altri prodotti agli zingari perché questi non andassero a rubare all’interno del supermercato ed a creare danni. Io spero solo che sia una “leggenda metropolitana”, ma il problema è serio e lo si deve affrontare seriamente.
Non è la prima volta che sento dire: “Ah, ma tanto quelli non fanno nulla da mattina a sera, ricevono dei soldi dallo stato e poi rubano, bevono, stuprano e vanno in giro col Mercedes…”. Certamente non si può dire che un discorso del genere faccia parte di una considerazione di alto livello sulla vita del gitano medio, ma credo che rispecchi sommariamente ciò che si pensa degli zingari.
Ovviamente questo sentimento di odio nei confronti degli zingari viene sfruttato politicamente per far confluire voti in questo o quell’altro partito o partitello politico:
Tanto per citarne due famosi…
Sicuramente vedere gli accampamenti è ancora peggio: condizioni igieniche rase a zero dove sporcizia e immondizia la fanno da padrone… ed è anche per questo che nell’ultimo periodo ci sono state alcune “rappresaglie” nei campi nomadi da parte di alcune “teste calde” che nella peggiore delle situazioni sono arrivati ad incendiare l’accampamento.