I Simpson - Il film.
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I Simpson - Il film.

Trama. Springfield, residenza della famiglia Simpson. Il lago della città è sommerso dai rifiuti. Lisa, manifestando la propria anima ecologica, ottiene la cessazione di ogni scarico abusivo per salvarlo. Homer però deve liberarsi dei liquami del suo nuovo maialino domestico e nonostante il divieto li scarica nello specchio d’acqua. Il lago si inquina irrimediabilmente e provoca mutazioni genetiche che non sfuggono all’EPA, l’ente per la protezione ambientale. Quest’ultimo si rivolge al presidente americano che decide di rinchiudere Springfield dentro una grande cupola di vetro. Ben presto i cittadini di Springfield capiscono che la colpa del disastro è di Homer e si dirigono a casa sua con l’intento di fargliela pagare. Homer e famiglia però riescono a sfuggire dalla città e intraprendono un lungo cammino per salvarla, cercando nel frattempo di risolvere anche i propri problemi personali e famigliari.

Recensione. Erano assicurate risate e la promessa è stata mantenuta. In un’ora e mezza che passa anche fin troppo velocemente è faticoso trattenersi tra gag, assurdità, battute, citazioni spassose e situazioni esilaranti. Homer combina uno dei suoi soliti disastri ma questa volta le conseguenze per la città sono molto pesanti, addirittura catastrofiche. Nel frattempo anche in famiglia le cose non vanno bene. Marge è delusa dal marito e perde la fiducia che nutre nei suoi confronti, Bart accusa Homer di non essere un bravo padre. Temi forse già visti nei cartoni animati ma che nel film sembrano assumere una nuova veste. Non c’è il rischio di annoiarsi e la pellicola scorre fluida, senza intoppi, nonostante tanti temi e storie parallele/appena accennate scorrano sullo schermo.

Le scommesse erano di costruire una storia capace di reggere più di un normale episodio televisivo e di trasportare sul grande schermo un prodotto nato per e nella televisione. Entrambe sono state vinte. Come detto la trama è spettacolare e non ti permette di distrarti un minuto dato il susseguirsi dei fatti mentre grazie allo schermo cinematografico possiamo spaziare per Springfield tra masse vogliose di vendetta o tra la natura incontaminata dell’Alaska.

La famiglia Simpson è la protagonista della pellicola e ogni suo personaggio ha il suo spazio e i suoi problemi da risolvere. Attorno ad essi gli intramontabili concittadini più famosi passando per Ned Flanders o Il signor Burns e new entry celebri e non. Tra esse ricordo i Green day, che cantano la sigla del cartone animato, o Tom Hanks.

I Simpson sono giunti ormai alla loro 19°serie, sono protagonisti di oltre 400 episodi televisivi e sono stati nominati dal Time la miglior serie televisiva del ventesimo secolo. Al cinema hanno sbancato i botteghini. Il loro successo è inarrestabile. Merito di un prodotto che sa riciclarsi e che sa sempre stupire, presentando in modo comico le nostre abitudini, vizi, difetti e virtù.

Tante le scene da ricordare, tante le battute che fanno ridere e tanti sbeffeggiamenti. Da Lisa che presenta la sua irritante verità (con buona pace di Al Gore) a Homer che canticchia Spiderpork con il suo maialino domestico, a Bart che in skate scorrazza nudo per la città. All’inizio del film Homer, seduto al cinema si rivolge alla platea e si chiede chi possa essere così stupido da recarsi in una sala cinematografica per vedere una cosa altrimenti visibile gratis nella propria abitazione. Ma solo uno stupido potrebbe perdersi un film tanto divertente come questo. E Homer lo sa benissimo.

Personalmente riservo un grande e riconoscente applauso a quanti hanno realizzato il film. Nel suo genere un opera d’arte.

Il Gorgonauta.