Ci pensa il Tutor
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Ci pensa il Tutor

Se quest’estate, come il sottoscritto, avete percorso l’autostrada, per raggiungere la costiera romagnola, non potete non aver notato un grosso cartello all’altezza di Forlì molto simile a questo:

Sistema TUTOR per il telerilevamento

Ora vi chiederete (se non lo sapete già): “Cos’è ‘sto TUTOR?”

E’ presto detto: il TUTOR è un sistema alternativo al tradizionale autovelox.

Mentre l’amato/odiato autovelox è un occhio di falco e scatta un’istantanea della velocità a cui sta andando il mezzo, al TUTOR piace dare i numeri!

Il sistema si avvale dell’uso di 2 telecamere, la prima legge la targa delle macchine che entrano nel tracciato da monitorare, la seconda, posta a qualche chilometro dalla prima, torna a leggere le targhe delle suddette macchine.

Fatto questo le rilevazioni vengono inviate al solito “mega-cervellone-elettronico” che non vede l’ora di fare il proprio sporco lavoro: calcolare la media oraria corrispondente alle targhe. Se dall’operazione risulta che la macchina ha superato i limiti del tracciato oltre al 105% del consentito, ZACK, parte la multa indirizzata al “frettoloso conducente”.

Senz’ombra di dubbio l’installazione di sistemi di telerilevamento e l’adozione della patente a punti ha aiutato non poco le forze dell’ordine a far rispettare i limiti ed a garantire una maggiore sicurezza sulle strade. Dal canto mio preferisco un sistema come il TUTOR (usato con intelligenza) piuttosto che l’autovelox.

Posso parlare per esperienza personale, dicendo che ho visto molto conducenti tirare la maledetta “inchiodata della morte” passando da 200 a 90Km/h in 1,5 secondi, perché avevano visto un autovelox.

Il sistema TUTOR invece è stato studiato proprio per ovviare a questo problema, a meno che il nostro “frettoloso conducente” (si, è sempre lui) non voglia farsi un tratto di strada ai 200 e fermarsi 5 minuti in corsia d’emergenza per far quadrare la media e non prendere la multa,si vede costretto a rispettare (con una certa tolleranza) i limiti.

Voi cosa ne dite, meglio il TUTOR o l’autovelox per le autostrade italiane?