L'ultima legione.
Il Gorgonauta Il Gorgonauta

L'ultima legione.

Trama **. 460 a.C. L’ impero romano d’occidente è sull’orlo del tracollo e dopo numerose invasioni barbariche deve affrontare la rivolta di alcune popolazioni barbare alleate di Roma (Eruli, Sciri e Rugi) guidate da Odoacre. Come ricompensa per il servizio prestato all’impero esse chiedono terre in Italia, ma Oreste, patrizio romano salito al potere, rifiuta. Nel frattempo viene incoronato imperatore/Cesare il figlio di quest’ultimo, Romolo Augusto**, appena tredicenne.

Intanto il comandante della quarta legione, Aurelio, torna in patria e gli viene affidata la protezione del giovane imperatore che inoltre possiede uno speciale maestro/mago di nome Ambrosino. Odoacre dal canto suo, furioso per il rifiuto, piomba a Roma con il suo esercito, spazza via la quarta legione, uccide Oreste e consorte e cattura il giovane Romolo. Grazie all’intervento di Ambrosino Romolo ha salva la vita ma assieme al maestro viene spedito, prigioniero, nella fortezza di Capri.

Aurelio però non è morto e, con il sostegno di Roma e del nuovo alleato bizantino, prepara un piano per recuperare il giovane Cesare. Questo nella fortezza ritrova la spada di Giulio Cesare che secondo una leggenda, cadrà nella mani di colui che è destinato a regnare.

Intanto la fuga riesce ma a Roma il ragazzo non può ritornare, in quanto tutti sono pronti ad ucciderlo, Odoacre, il senato romano e pure i bizantini che hanno voltato le spalle a Roma. Romolo, Aurelio e alcuni suoi fedeli soldati, Ambrosino e Mira, soldatessa bizantina che si è schierata al loro fianco, decidono così di recarsi in Britannia dove risiede l’ultima legione di Roma, la nona invicta ma alcuni soldati di Odoacre si gettano al loro inseguimento, desiderosi di farla finita una volta per tutte con il giovane Romolo. Giunti in Britannia il nostro manipolo di eroi dovrà, con il sangue, conquistare la libertà e un suo spazio all’interno del nuovo territorio.

Recensione. Se la prima parte del racconto è fedele alla storia la seconda non lo è. Nella realtà infatti il giovane Romolo Augusto fu esiliato in Campania e qui visse fino alla sua morte, almeno secondo gli storici. Dato che il film non è basato sulla realtà storica ma su un libro di Valerio Massimo Manfredi, intitolato appunto L’ultima legione, così tante libertà storiche possono essere perdonate. La pellicola riporta abbastanza fedelmente quanto narrato nell’opera dello scrittore italiano, il quale mescola storia e fantasia e trasforma il tutto in mito e leggenda. (Qui riporto il collegamento alla pagina di Wikipedia dove è presente la trama del libro per non ripetermi).

La pellicola da parte sua ricorda tante altre situazione già viste. Dal gruppo di valorosi che combatte per nobili ideali (300) con l’immancabile discorso eroico, al giovane sul quale sono riposte tutte le speranze per un mondo migliore (Eragon).

Senza dimenticare il pluridecorato Signore degli Anelli e la saga di re Artù, dalla quale molte pellicole hanno tratto spunto (ricordo in particolare il bel King Arthur).

Questa da parte sua ha il pregio di raccontare molto e di tante cose, collocando gli eventi in diversi luoghi (nella Roma imperiale, in Britannia, a Capri) e rispettando tutti i requisiti del genere epico/avventuroso.

Belle anche le scenografie e i costumi ma il film possiede le sue pecche. Cosa dire delle strane distanze tra Roma e l’Inghilterra, in un Europa occidentale che sembra grande come una piccola città o dei personaggi forse troppo stereotipati della donna guerriera affascinante, del guerriero valoroso e del bimbetto immacolato?

I vari attori recitano il loro ruolo e non credo altro. Chi ricordare? Forse Ambrosino, alias Ben Kingsley, il rabbino di Slevin - Patto criminale, e la bella Mira che combatte e uccide con disinvoltura. Il primo è forse il personaggio più complesso e misterioso dell’intera pellicola dato che nasconde tanti segreti e virtù. Alla fine si assiste e si gode ad uno bello spettacolo (per chi non chiede troppo) e Re Artù ritorna a ricomparire dalla nebbie della storia..come dice il trailer muore un impero ma nasce una leggenda.

Il Gorgonauta.

PS vi invito ad andare su FilmUP e leggere una divertentissima rivisitazione della trama..

ecco l’inizio..

il bambino di Orzobimbo (già giovane Tristano) scappa da Capitan Findus Odorico passando da una fiction di Raidue..