I Pensieri in libertà di Tommaso Padoa-Schioppa.
Il Gorgonauta Il Gorgonauta

I Pensieri in libertà di Tommaso Padoa-Schioppa.

Alcuni giorni fa il nostro ministro dell’economia Tommaso Padoa-Schioppa ci ha fatto dono del suo pensiero circa i ragazzi italiani che vivono con i propri genitori e le tasse. A questo punto mi lancio anche io in ardite e pericolose considerazioni (Mastella forse accuserà questo blog di terrorismo) ma che sono del tutto legittime nella democratica Italia (o no? boh…eppure ricordo l’art 21 della Costituzione Italiana…ma forse mi sbaglio con qualche nazione del centro Africa).

La prima dichiarazione viene resa dal ministro il 4 ottobre all’audizione di fronte alle Commissioni bilancio riunite di Camera e Senato. Mentre illustra le misure contenute nella nuova finanziaria T.Padoa-Schioppa parla dei 20enni, 30enni italiani che ancora vivono con i propri genitori e afferma : una misura interessante per i giovani è quella di …come io dico di..di mandare i bamboccioni fuori di casa..cioè di incentivare eh..la..l’uscita di casa da parte dei giovani che adesso restano fino ad età inverosimili con i genitori..

A causa delle polemiche il ministro in seguito ha dichiarato di aver utilizzato il termine per scuotere i giovani. Ma questo può bastare? Io rimango perplesso. Primo perché un ministro dovrebbe avere la perspicacia di usare un linguaggio più intelligente e secondo perché dovrebbe vedere la situazione nel suo complesso ossia chiedersi anche il perché i giovani vivano con i loro genitori. Certo molti giovani preferiscono continuare ad abitare nella casa in cui sono nati per comodità o pigrizia ma molti lo fanno anche perché altro non possono fare. Perché questo?

Un ragazzo, che percepisce uno stipendio, ha principalmente 2 strade se vuole essere autonomo al 100%: andare in affitto o comprare casa. Se il ragazzo possiede un lavoro precario o a tempo determinato e per di più lo stipendio è basso entrambi le cose sono abbastanza problematiche. Nel primo caso le spese per l’affitto possono assorbire oltre la metà del salario percepito (e i soldi per il resto? bollette, alimentari, vestiario?) mentre nel secondo caso sono pochi i giovani in possesso di una grossa cifra per comprare un’abitazione. Credo inoltre che nessuna banca conceda un mutuo a tali giovani senza alcuna garanzia. Ecco che allora il giovane in questione è costretto a rimanere nella casa dei genitori fino a quando non ha messo da parte qualche soldino.

La seconda dichiarazione esce dalla bocca del ministro il 7 ottobre durante la trasmissione televisiva In 1/2h. Questa volta si parla di tasse. Dovremmo avere il coraggio di dire che le tasse sono una cosa bellissima _-afferma- _E’ un modo civilissimo di contribuire insieme al pagamento di beni indispensabili, come la sicurezza, la tutela dell’ambiente, l’insegnamento e insegnamento e anche le pensioni.

Le tasse sono una cosa bellissima?????Le tasse servono e vanno pagate ma certo non sono belle. Come può essere piacevole il prelievo di una parte del proprio stipendio, del proprio lavoro? Magari i politici, visto che le tasse non le conoscono e non le pagano, questo non lo capiscono ma non si può dire altrettanto del cittadino. Dall’altra parte se si vuole la scuola o la sanità pubblica, i soldi vanno tirati fuori ma il cittadino giustamente si chiede dove vanno mai a finire i suoi denari dato che spesso deve aspettare 3 mesi per un esame all’ospedale. Si parla allora della qualità dei servizi e del modo in cui lo Stato gestisce il prelievo fiscale.

Ritornando all’argomento dell’articolo quando un ministro dice tanto mi viene da pensare uno che il distacco tra paese reale e questa classe politica sia davvero grande e due che sia veramente incredibile uscire con frasi del genere in questo periodo di anti-politica.

Il Gorgonauta.