La fontana di Trevi si tinge di Rosso.
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La fontana di Trevi si tinge di Rosso.

Venerdì un’immagine insolita ha fatto sobbalzare molti dal divano : l’acqua della Fontana di Trevi era colore rosso sangue. Niente paura, nessun cadavere nell’acqua bensì un liquido colorante rosso gettato nel bacino sottostante la fontana con un secchio da un vandalo. Nella sera l’allarme per un possibile danno permanente al celebre monumento era svanito ma nel pomeriggio tante preoccupazioni erano sorte.

I fatti.

Lo strano gesto è avvenuto nella giornata di venerdì sulle 16.30. Un individuo con cappellino e occhiali scuri ha gettato la sostanza e poi si è dileguato tra la folla. Subito sono intervenute le autorità per isolare la fontana, valutare il danno e procedere con le operazioni di pulizia e ascoltare eventuali testimoni. Intanto la fontana si era completamente colorata di rosso (dato che l’acqua si trova in un circuito chiuso e perciò è sempre la stessa). Verso le 17.30 la fontana è stata svuotata per rimuovere la vernice. Verso le 18 è tornata a circolare acqua pulita mentre verso le 21 l’allarme cessa definitivamente: non ci sono danni né al sistema di circolazione dell’acqua ne ai marmi anche se lunedì sarà necessario un secondo intervento per pulire altre parti della fontana.

Intanto nei pressi della fontana venivano rintracciati volantini siglati “Ftm Azione futurista 2007” con cui si rivendicava il gesto. Nel volantino si proponeva una nuova lotta contro il precariato e la società mercato-centrica ed inoltre veniva attaccata la festa del cinema di Roma (definita come Quattro Cortigiane, una vecchia gallinaccia e un puffo). Il foglio inoltre terminava con slogan del tipo “Eja! marciare per non marcire, lottare per non morire” e “Una macchia di colore vi tumulerà”, la firma Azione Futurista e una riproduzione in piccolo di un’opera d’arte (futurista). Da parte sua il mondo politico (e non solo) criticava il gesto e in particolare il sindaco di Roma W.Veltroni e il ministro per i Beni e le Attività Culturali F.Rutelli esprimevano la loro preoccupazione e indignazione.

Successivamente veniva rintracciato l’autore del gesto, grazie alle riprese e ai filmati delle telecamere situate nei pressi della fontana. L’individuo al momento è stato deferito all’Autorità Giudiziaria, è stata disposta a suo carico una perquisizione domiciliare ed è indagato per i reati di danneggiamento su edifici pubblici o su cose di interesse storico o artistico e di deturpamento e imbrattamento (art 635 codice penale). L’uomo che cito marginalmente (dato che non voglio dargli troppo attenzione) apparterebbe all’area dell’estrema destra. Infine sono in corso indagini per appurare la presenza di eventuali complici e le analisi delle acque hanno decretato che la sostanza gettata nella celebre Fontana è un colorante a base di Anilina.La fontana. Tratto da wikipedia. Papa Clemente XII (Corsini) (1730 - 1740), nel 1731, bandisce un importante concorso per la costruzione di una grande mostra d’acqua che occupi l’intera facciata di palazzo Poli (quello situato dietro alla fontana per intenderci). I duchi di Poli, ancora proprietari dell’edificio, protestano, ma sono costretti a cedere alla volontà del nuovo pontefice. Il bando viene vinto da Nicolò Salvi che inizia la costruzione della fontana nel 1732, impostando l’opera secondo un progetto con evidenti influenze barocche e berniniane. L’idea di fondo di Salvi è quella di narrare, tramite architettura e scultura insieme, la storia dell’Acqua Vergine.

Papa Clemente XII inaugura la fontana nel 1735, con i lavori ancora in corso. Nel 1740, però, la costruzione viene ancora una volta interrotta, per riprendere solo due anni più tardi. Papa Benedetto XIV (Lambertini) (1740 - 1758) pretende una seconda inaugurazione nel 1744. La prima fase dei lavori termina nel 1747, quando vengono completate le statue e le rocce posticce. Nonostante la morte di Niccolò Salvi (1751), la costruzione prosegue sotto la guida di Giuseppe Panini, che porta finalmente l’opera a compimento nel 1762, sotto Papa Clemente XIII (Rezzonico) (1758 - 1769). Al cantiere, andato avanti per circa un trentennio, hanno lavorato almeno dieci scultori, da Maini a Bracci, oltre al Salvi e al Panini stessi. Alla fine, però, la fontana di Trevi diventa una scenografia e simbolo fondamentale della Roma papale.

Oggi la fontana (sopra un particolare tratto dal sito www.scultura-italiana.com) di Trevi è uno dei monumenti più visitati in Italia e nel mondo, è ritenuta un’opera degna di tutela in quanto patrimonio dell’umanità e fa parte dell’humus culturale italiano grazie a film come La dolce vita di Fellini.

Il commento. Se si possono condividere le ragioni del gesto lo stesso non vale per l’azione in sè. E’ lecito desiderare o lottare, come recita il volantino, contro gli scialacquamenti del regime, il precariato, l’usura, il mercimonio della bellezza, la falsità della legge, la provvisorietà della vita dei lavoratori, l’incertezza del domani e per la libertà dei popoli ma non è giusto (e lecito) prendersela contro una fontana del 1700 che colpe non ne ha e che appartiene alla collettività non certo al singolo. Certo così si attira l’attenzione ma se questo rende legale un azione del genere allora si può far saltare in aria il Colosseo per protesta. Insomma ognuno ha la libertà di pensare e di esprimersi ma questo non si traduce nella libertà di fare quello che si vuole. Infine perchè questi sabotatori non se la prendono veramente con coloro che creano le condizioni del precariato, dell’oppressione e altro? (come è un altro discorso, che andrebbe approfondito parlando anche della teoria del _Contratto social_e di Rousseau).

Ma io credo di avere una risposta. Prendersela con una fontana è molto più semplice.

Il Gorgonauta.