Trama **. Kate Armstrong (Catherine Zeta Jones) è primo chef in un importante ristorante di New York. Tuttavia la sua vita è vuota e solitaria dato che il suo lavoro e la cucina sono i suoi unici interessi. Inoltre non si fida di nessuno e al lavoro è perfezionista, autoritaria e non sopporta le critiche. All’improvviso però la sua vita viene sconvolta dall’arrivo della nipotina Zoe, di appena 9 anni, e di un nuovo chef in cucina, che sembra volergli soffiare il posto. Kate così dovrà affrontare nuovo sfide e mettersi in gioco. Recensione**. Ecco a voi quella che potrebbe definirsi una commedia tra i fornelli, in un periodo dove cuochi e pietanze vanno forte (vedi il successo di Ratatouille). Tuttavia quella che all’apparenza poteva sembrare solo una piacevole storia d’amore si rivela qualcosa di più profondo e interessante.cucinare. Un carattere forte e aspro, dovuta ad un’infanzia non facile e ad un lavoro che impone molta severità e sacrificio. Tutto cambia quando la sorella muore in un incidente stradale e a Kate viene affidata la custodia della nipotina Zoe. Ma Kate a riguardo non ha nessuna esperienza e la bambina soffre terribilmente per la mancanza della mamma. Oltre a queste difficoltà al lavoro sorge un nuovo problema: si tratta di Nick Palmer, un cuoco di origini italiane, assunto nel ristorante per aiutare Kate.
Ben presto la sua simpatia e vitalità fanno colpo in cucina e mettono a repentaglio il posto di lavoro del primo chef. Kate, come detto, non ha amici nè relazioni sentimentali. Al lavoro comanda a bacchetta i suoi sottoposti e raramente si regala un sorriso. La sua vita è fatta di solitudine e di abitudini, e nulla può distrarla dal lavoro e dalla sua unica passione.
Fino a questo punto nulla di straordinario ma la vera sorpresa accade nella seconda parte del film quando Kate abbandona il suo aspro carattere. Ecco allora il tema della pellicola : nella vita occorre mettersi in gioco, assumere dei rischi e non lasciarsi incatenare dalle proprie abitudini e considerazioni. Kate non sa cosa l’aspetta ma decide, lo stesso, di rischiare. Nessuno può sapere se si tratta della scelta giusta o sbagliata ma a volte l’azzardo conduce a belle soddisfazioni. E chiudersi in se stessi, non fidarsi di nessuno e tenere tutto sotto controllo, non lasciandosi mai andare, come pensa Kate, non è la ricetta per il successo.
Assieme a questo prezioso insegnamento nel film compare un cast di tutto rispetto : il premio oscar Catherine Zeta-Jones, nel ruolo di un affascinante chef scorbutico per cui si prova grande simpatia, Aaron Eckhart, che tutti ricordano per Thank you for smoking e Abigail Breslin, la simpaticissima Olive di Little Miss Sunshine che qui regala un’altra convincente interpretazione. Insomma commedia completa, che nonostante qualche stereotipo di troppo (italiani allegri pasticcioni e amanti della musica classica, ecc), fila liscia tra la drammaticità di una morte improvvisa e dell’affido (ricordando molto Quando meno te lo aspetti con Kate Hudson) e il romanticismo di una storia d’amore tra 2 caratteri opposti ma completi. Aggiungiamo una vivace e spensierata colonna sonora e la cena è servita.
100 minuti di gustosa fiaba, e lo spettatore, contento che si verifichi alla fine quello che è giusto, si gode un piccolo senso di perfezione.
Il Gorgonauta.