Trama. Linda Hanson ha un marito e 2 graziose figlie. La sua vita è serena e priva di imprevisti. Tuttavia un giorno la terribile notizia : il marito è morto in un incidente stradale. Linda viene presa dalla disperazione ma ecco che il mattino dopo il maritino è vivo e vegeto acconto a lei. Che sta succedendo?. Per la donna incomincia una incubo senza risposta : si tratta di semplice immaginazione o di cruda realtà troppo difficile da accettare?
Recensione. Il film presenta di per sè una situazione assurda : a giorni alterni, nonostante alcuni particolari rimangano gli stessi, Linda si trova ad affrontare situazioni all’apparenza tra loro non collegate e di cui non ricorda. Un giorno il marito è è vivo, un altro si trova in una bara mentre nuove persone compaiono nella vita di Linda, affermando di conoscerla. Non si tratta dello sviluppo contemporaneo di 2 storie possibili (alla Sliding Doors per capirci) ma della stessa che si ripete ogni volta in maniera diversa. Nel corso della narrazione, il film offre la sua spiegazione, che però rimane confusa e incerta.
La pellicola infatti introduce il tema delle premonizioni(stile The Mothman Prophecies o Final Destination per intenderci anche se qui si tratta piuttosto di ricordi, sensazioni di aver già vissuto quell’esperienza) ma ad esse dà un spiegazione che tocca il sacro, arrivando addirittura ad affermare che sono il prodotto della mancanza di fede! Il tempo da parte sua è relativo, scombinato e una spiegazione, idonea a comprendere il fenomeno, non è presente nel film, che invece non fa altro che aumentare le perplessità. Più interessante invece l’altro elemento che domina la pellicola, ossia la famiglia e la lotta per la sua unità e coesione.
Grande protagonista Sandra Bullock che interpreta bene Linda, dandogli la giusta emotività a secondo della situazione che si viene a creare. Tuttavia oltre questo nulla di eccezionale, anche se ha il merito di oscurare il suo insipido marito, interpretato da Julian McMahon. Forse all’attrice piace interpretare questi viaggi nel tempo (basta ricordare La casa sul lago del tempo) ma qui ha la sfortuna di trovarsi in un film abbastanza posticcio. Il suo ruolo lo recita, e anche bene, e di più non può fare. Per il resto il cast mi è sconosciuto.
Per quanto riguarda la pellicola fino alla metà e oltre predomina il caos e solo nel finale qualcosa viene detto e chiarito. Non che un film debba essere sempre logico e razionale, basta pensare al bel Donnie Darko, ma qui il mistero, che la pellicola nasconde, non appassiona lo spettatore, non prende il volo e infine viene spiegato in modo ridicolo.
Concludendo, guardatelo solo se costretti.
Il Gorgonauta.