Alcuni giorni fà, precisamente nella notte tra il 5 e il 6 novembre, un’esplosione e il conseguente incendio provocano all’acciaieria ThyssenKrupp di Torino un morto e 6 feriti gravi, 3 dei quali muoiono nei giorni successivi. Subito il cordoglio del mondo politico e di quello operaio mentre la Procura di Torino avvia le prime indagini. Alcuni particolari destano perplessità : perché alle 22 c’erano ancora operai in fabbrica? perché, secondo quando testimoniano alcuni operai, 3 dei 5 estintori non hanno funzionato? Tutti elementi che la magistratura dovrà appurare salva comunque la possibilità per l’azienda di difendersi.
L’incidente ha riportato alla luce il problema, mai risolto in Italia, delle morti sul lavoro. Nel nostro paese ogni anno più di 1000 persone muoiono sul luogo dove eseguono la propria prestazione lavorativa. Si stimano almeno 1274 incidenti mortali nel 2005, 1302 incidenti mortali nel 2006, quasi 900 nei primi 9 mesi del 2007 per una strage silenziosa e all’apparenza inarrestabile (i cui bilanci difettano delle morti, speso occultate, dei lavoratori irregolari stranieri). Normalmente si tace, tranne nel caso, come questo, in cui la tragedia fa notizia. Ma ogni giorno secondo le stime ufficiali almeno 3 lavoratori perdono la vita, gli appelli per fermare tutto questo cadono nel vuoto e intere famiglie piangono la scomparsa di un loro caro.
Ma sul piano pratico cosa si può fare? Tralasciata, se non contestata, la possibilità di addossare la colpa ad un solo soggetto, io credo nella responsabilità condivisa. Responsabilità condivisa da imprenditori e lavoratori, che insieme non rispettano le misure di sicurezza previste dal buon senso e dalla legge, e dallo Stato che prevede regole ma non vigila sulla loro osservanza. Tutti insomma sono responsabili e se si vuole risolvere il problema occorrerà che ognuna faccia la sua parte altrimenti soluzioni unilaterali andranno incontro al fallimento. Buon senso, ricerca del compromesso ed effettiva volontà di porre il problema su un piano reale e non di facciata potranno forse in futuro risolvere la piaga che causa nel paese, assieme agli incidenti stradali, innumerevoli morti altrimenti evitabili.
L’ultimo triste episodio deve portare ad una effettiva svolta in materia di sicurezza sul luogo di lavoro e deve far si che non si possa più nascondere la testa nella sabbia o voltare le spalle ad un problematica così sentita ed urgente.
Il Gorgonauta.