Tutti lo cercano, e molti lo vogliono morto. Di chi stiamo parlando? Di Jason Bourne, killer segreto della Cia che ha perso la memoria. In The Bourne Identity, Supremacy e infine Ultimatum Jason è innanzitutto una persona alla ricerca del suo passato e della sua vera identità. Non conosce il suo nome ma sa calcolare la via di fuga migliore in qualsiasi luoghi si trovi. Perchè? E cosi mentre Bourne si sforza di scoprire, di indizio in indizio, chi è, qualcuno è sempre sulle sue tracce. Il nostro uomo deve sempre guardarsi alle spalle, difendersi e fuggire. Tuttavia la sua grande intelligenza lo porta spesso a prevenire l’avversario e a prendere l’iniziativa, soprattutto quando si tratta di vendicarsi. Infatti nel secondo e terzo capitolo della trilogia Bourne non fugge ma spontaneamente si ributta nella mischia. D’altronde il suo passato non cessa di ossessionarlo e averlo scoperto solo in parte non gli basta : alla fine otterrà la sua verità che però sarà abbastanza scioccante.
In contrapposizione a Jason ecco la Cia, l’agenzia governativa americana che qui viene rappresentata come una piovra dotata di mille tentacoli e più che altro come un’organizzazione criminale potentissima. Nei 3 film la si vede fare di tutto: compiere ed ordinare omicidi (che coinvolgono giornalisti, ex agenti segreti, personale della stessa agenzia), infiltrarsi ovunque, controllare telefoni ed email, disporre di uomini e killer in tutta Europa e non solo. Più che altro però si tratta di servizi segreti deviati, di operazioni occulte (prima Treadstone poi Blackbriar) e di uomini corrotti che vanno oltre le proprie mansioni, a volte in un delirio di onnipotenza. Il volto buono e giusto della Cia è Pamela Landy, che da avversario di Bourne si trasforma in prezioso alleato, influenzata dalla disonestà che regna nel suo luogo di lavoro.
Bourne è quindi un individuo solo, contro tutti. E dato che deve affrontare sempre più pericoli e avversità è difficile non essere dalla sua parte o almeno non simpatizzare per un uomo che lotta per sopravvivere. Sembra quindi di assistere alla solita lotta tra bene e male ma Bourne è cmq un killer, che ha ucciso senza farsi troppe domande. Jason nei 3 film appare cmq una figura positiva dato che i suoi tormenti per i crimini commessi lo portano ad essere un’anima in pena, un uomo alla ricerca del perdono delle sue vittime. Tuttavia quest’aurea di positività viene rovinata nel finale dalla verità su chi è veramente Jason Bourne, cosa che lo fa risultare un pò meno buono e molto più malvagio. Jason inoltre nel suo cammnino incontra delle persone o meglio delle donne speciali. La prima è Marie (Franka Potente), il suo grande amore, la seconda è Nicky (Julia Stiles), che accenna ad un possibile periodo trascorso insieme e infine la terza è Pamela Landy (Joan Allen), l’aspetto umano dell’agenzia made in Usa.
La saga di Jason Bourne è all’insegna dell’azione e della spettacolarità. Si susseguono sparatorie, lotte, inseguimenti, omicidi, che hanno come sfondo grandi città europee (tra cui le italiane Torino e Napoli) ma anche nel terzo capitolo gli Stati Uniti. Ed è proprio In Europa che Bourne realizza i maggiori disastri diventando così il ricercato numero 1 delle polizie di tutto il vecchio continente. Oltre questo si può notare un frenetico susseguirsi degli avvenimenti, una presenza continua di primi piani e un dialogo piuttosto stentato, che già indica cosa è importante e cosa no.
A questo punto ecco una breve trama dei 3 film.
-
The Bourne Identity. Una persona in fin di vita viene ripescata in mare, ma nn ricorda nulla della sua identità. L’unico indizio è una banca svizzera. Qui l’uomo scopre di chiamarsi Jason Bourne. Su di lui tuttavia sono puntati molti occhi..
-
The Bourne Supremacy. Jason è sopravvissuto alla spietata caccia all’uomo scatenata nei suoi confronti e si è rifugiato in India con la sua fidanzata Marie. Ma la ragazza viene assassinata e Bourne decide di vendicarsi. Giunto in Europa scopre però di essere di nuovo nel mirino della Cia per aver ucciso 2 suoi agenti. Ma la verità è un’altra..
-
The Bourne Ultimatum. Un giornalista accede ad informazioni riservate della Cia su Jason Bourne grazie ad un informatore segreto. Bourne si mette sulle tracce del reporter ma non riesce a salvarlo. A questo punto trovare l’informatore è l’unico modo per scoprire in modo definitivo la verità. Ma anche l’agenzia segreta americana vuole il traditore, per chiudergli per sempre la bocca. Questo darà vita alla scontro finale tra l’ex agente speciale e i suoi vecchi datori di lavoro.
La storia è davvero conclusa? Sembra di si ma ancora molto non è stato svelato e quindi tutto è ancora possibile.
Una curiosità. La saga di Jason Bourne è tratta da 3 romanzi di Robert Ludlum, scomparso nel 2001. ll suo personaggio continua cmq a vivere grazie a Eric Van Lustbader, che ha continuato la serie cominciata dal predecessore.
Il Gorgonauta.