Avevo già parlato di offuscamento dati, filtraggio dei pacchetti e menate simili in “Senza Filtro grazie…”, ma dopo aver letto questa notizia su Punto Informatico, non posso fare a meno di tornarne a parlare.
Immagino che i più svegli di voi abbiano già scorso tutto l’articolo i Gaia Bottà su PI, ma per quei pigroni che amano i riassunti cercherò di fare un sommario approssimativo di quando scritto:
A quanto pare già da un po’ di tempo il caro “Sheriff Sarko”, oltre ad intessere più o meno chiacchierate relazioni amorose con belle modelle Italo-Francesi, si è dedicato attivamente anche ai problemi riguardanti il diritto d’autore nel web, il file-sharing ed in generale il fenomeno (s)conosciuto ai più detto Peer-to-Peer.
_Piccolo abstract:_
_ Da un certo punto di vista ammiro "**Monsieur le President**": non credevo che ci potesse essere un politico abbastanza aggiornato da poter parlare di Internet Service Provider (ISP), diritto di internet, file-sharing, filtraggio dati e via di questo passo._
_Segno che, come al solito, i nostri politici sono **in leggera controtendenza culturale**... ma questo è un altro discorso che esula i fini di quest'articolo._
Tornando in tema, Sarkozy parla di si di ISP, P2P e diritto d’autore… peccato che nello stesso discorso ci metta concetti come: liste nere, “sniffing” dei pacchetti e “violazione della privacy”.
A quanto pare, dopo il rapporto di Denis Olivennes (Chief Executive Officer della Fédération Nationale d’Achats pour Cadres) sul livello di diffusione della pirateria informatica e su sistemi anti-pirateria “di qualità”(rinominata in patria “Mission Olivennes”) in Francia, il buon Sceriffo ha deciso di chiede al Parlamento il varo di una legge che garantisca avvertimenti e sanzioni divisi in tre “gradi di reato”.
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Alla prima violazione, viene inviata una mail d’ingiunzione a desistere al piratone di turno;
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Ne caso di riscontrata recidività, il piratone si vedrà sospendere la fornitura di banda da parte del proprio ISP;
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Infine, se proprio non può fare a meno di scaricare l’ultimo CD piratato di Raul Casadei, l’ISP è tenuto a terminare il contratto col cliente, lasciandolo, de-facto, senza il servizio.
Come potete notare facilmente, in tutti i casi è sempre e comunque l’ISP il “cerbero” che sniffa il traffico e azzanna la preda. Tanto che è in previsione la costituzione di un database di una lista nera condivisa da tutti gli ISP degli utenti “colti in flagranza”: evviva la privacy!
Il disegno dell’agguerrito Sarko è ben delineato e, benché i propositi di combattere la pirateria siano coadiuvati dalla promessa delle Major francesi di fornire un servizio di qualità superiore a prezzi competitivi, tutta la faccenda puzza di “Grande Fratello” e via discorrendo.
Intanto anche in Inghilterra sembra che stia prendendo piede l’idea di scopiazzare la proposta del “President” d’oltremanica con sanzioni e proposte simili a quelle francesi.
Noi, come sempre, rimaniamo con le antenne ben drizzate per cogliere tutte le informazioni a riguardo…