Trama. Christopher McCandless ha appena terminato il college, lo attende un tranquillo futuro borghese e già i suoi prospettano una brillante e rapida carriera all’interno della società. Tuttavia Chris non è della stessa idea : stanco di quella vita fatta di schemi, regole, bugie e apparenze appena laureato decide di abbandonare tutto e darsi alla vita selvaggia e avventurosa. La classica goccia che fa traboccare il vaso (oppure l’occasione per dare inizio ad un progetto covato e sognato da tempo) è l’offerta da parte del padre di un’auto nuova al posto di quella vecchia (che però per Chris funziona ancora benissimo), rappresentazione perfetta di una società consumista e dell’insensibilità del genitore verso le vere esigenze sentite dal figlio. Chris così, donato ogni risparmio e distrutti soldi e carte di credito, parte verso l’ignoto e l’avventura, girovagando per il continente americano, con in mente un solo grande obiettivo : giungere in Alaska, terra selvaggia e inospitale. Nel suo lungo cammino Alexander Supertramp (così Chris ha deciso di chiamarsi) incontrerà tante persone e culture differenti, avendo il modo di riflettere sulla sua vita e sullo scopo da dare ad essa.
** Recensione . Questo film, scritto e diretto da Sean Penn, parla di Christopher McCandless **(a destra), un uomo veramente vissuto che decise di abbandonare tutto per recarsi in Alaska e confrontarsi con la natura. La pellicola si basa sul romanzo di Jon Krakauer Nelle terre estreme, che già aveva narrato (su carta) la straordinaria avventura vissuta da Chris, grazie alle testimonianze di chi lo aveva incontrato lungo il suo cammino, i suoi diari e le sue lettere. Il film inoltre è diviso in 5 capitoli, tutti denominati con una fase della vita umana (dall’infanzia alla maturità) per rappresentare il cammino interiore, individuale intrapreso dal protagonista lungo il suo viaggio.
La pellicola da parte sua affronta tante e intense/difficili tematiche, vissute a loro volta in prima persona da Chris. Per citarne alcune :
-
il rapporto tra l’uomo e la natura
-
la libertà
-
l’esistenza di Dio e il tema del perdono
-
la società e i suoi condizionamenti
-
la felicità e il modo per essere felici
-
il consumismo annulla individuo
-
il viaggio e la solitudine
-
l’incontro, l’altruismo e il multiculturalismo
-
l’amore
Chris fino alla laurea vive in un mondo che gli sta stretto, in una società che sente non sua, fatta di leggi, bugie e freddezza, lontana dal suo modo di essere e di vivere. I suoi genitori sono il perfetto emblema di questo : rigidi, inespressivi, condizionati dalla volontà di apparire perfetti agli occhi degli altri e interessati solo a seguire le regole della buona società quando in realtà nascondono segreti, bugie e cattivi comportamenti. Chris invece vuole essere libero e vero e così con una scelta estrema e un pò ingenua abbandona questo mondo falso, falsissimo per cercare la natura, pura e incontaminata. Il suo viaggio, intrapreso con appena uno zaino (e suoi amati libri) ci viene raccontato, oltre che visivamente con le immagini del film, tramite le frasi scritte nel suo diario. Nel suo cammino Chris incontra tante persone, umili e povere, che cercano/inseguono la loro felicità o fuggono da paure e tragedie. Sempre, nel breve periodo in cui essi staranno insieme, si instaurerà un rapporto diretto, semplice e terribilmente vero in grado di arricchire e sorprendere. Sullo sfondo del viaggio la natura selvaggia, animali, fiumi impetuosi e deserti. Predomina il paesaggio brullo, la solitudine, le città sono per Chris oasi in mezzo al nulla ma dove non c’è la salvezza bensì quello da cui sta fuggendo. Insomma una natura bella e apparentemente da cartolina ma crudele e pericolosa, dove l’uomo appare solo come un estraneo. Chris la sfida, si misura con essa, per sentirsi ancora una volta vero e per capire le proprie capacità.
Emile Hirsch, il cattivo di Alpha Dog, interpreta Christopher McCandless e lo fa bene, affrontando anche non comuni difficoltà fisiche (dimagrendo anche 20 chili) e interpretando non un pazzo o un visionario ma semplicemente un uomo alla ricerca di se stesso che si pone delle domande a cui trova le risposte che cerca troppo tardi. Accanto a lui un cast di tutto rispetto. Sean Penn, alla regia, dimostra ancora una volta di saperci fare e dopo 10 anni di attesa per ottenere il permesso di girare trasporta sul grande schermo la vera storia di un lungo viaggio nel quale il protagonista cambia e matura. Nel film la natura incontaminata e i suoi suoni dominano spesso la scena. I dialoghi sono ridotti, non mancano i _monologhi _mentre la storia, le emozioni e i sentimenti vissuti vengono raccontati un pò dallo stesso protagonista un pò dalla sorella. Ogni parola è un macigno, una provocazione. Bella infine la colonna sonora che si mescola alla perfezione con la pellicola.
Insomma un film affascinante ma controverso che richiede anche un certo spettatore.