Trama. 10.000 A.C., la terra è ancora un luogo inospitale e pericoloso. Una tribù primitiva vive alle pendici di imponenti montagne e caccia per sopravvivere il Mammut.
Un giorno la piccola comunità è turbata dall’arrivo dalla piccola Evolet, trovata poco distante accanto ad un cadavere e portatrice di una profezia seconda la vecchia saggia del villaggio.
Il giovane D’Leh rimane affascinato dalla nuova arrivata e subito stringe con lei amicizia. Passano gli anni e i 2 oramai sono adulti. D’Leh per avere in sposa la bella Evolet deve cacciare e uccidere da solo un mammut.
L’impresa riesce ma una banda di guerrieri a cavallo attacca il villaggio e trascina con sè Evolet e a molti altri. D’Leh per salvare gli amici e la donna amata muove al loro inseguimento accompagnato da alcuni membri superstiti della sua tribù.
Recensione. 10.000 A.C., gli albori della civiltà umana. La terra è ancora un luogo oscuro, popolato da creature gigantesche e mortali. L’uomo è ancora una comparsa di questo mondo e vive in capanne e in comunità isolate. Questo è quanto ci viene raccontato all’inizio (inizio) del film (ma ben presto questa sensazione di solitudine scomparirà).
Appare poi l’eroe e la bella che successivamente sarà, guarda caso, da salvare (meglio trovarsi una racchia la prossimale volta) da cattivi omaccioni. E così dopo aver attraversato deserti, foreste e tanto altro si arriva al colpo di scena : i cattivi sono uomini che costruiscono piramidi (gli egiziani!!??). Dimenticavo : abbiamo di fronte il primo esercito della storia che nonostante sia paragonabile all’armata Brancaleone sconfigge i potenti avversari.
Dal tono prevalentemente ironico avrete capito che il film mi sembra abbastanza sconclusionato e con una trama che si regge soltanto grazie alla computer grafica (gli animali preistorici sono una pacchia). Aggiungiamo i classici stereotipi (bella, eroe, impresa impossibile, profezia), una preistoria più trafficata dell’odierna New York e che ormai scopre il personal computer e un cast di apparenti sconosciuti : l’indigesto preparato è pronto.
Peccato perché da un film così ambizioso e promettente ci aspettava di più che una storiella rivista e rivista.
Il Gorgonauta.