Sabato 22 marzo è stata la Giornata mondiale dell’acqua, per ricordare ancora una volta questa preziosissima risorsa naturale (senza di essa non ci sarebbe la vita così come noi la conosciamo). Se infatti il nostro pianeta è pieno di H2O, solo il 2,5/3% è dolce (non salata, che invece è circa il 97% del totale) e di essa ancora meno è quella utilizzabile (fiumi, laghi, precipitazioni e falde acquifere, non ghiacciai dove risiede la maggior parte di acqua dolce).
L’acqua serve ovunque, ad esempio nell’agricoltura per irrigare e sfamare gli animali dall’allevamento, nell’industria per produrre energia o per raffreddare gli impianti industriali, nelle nostre nostre case per pulire, lavare e dissetarci. Le prime civiltà della storia si sono sviluppate attorno e grazie a grandi fiumi come il Nilo o il Tigri e l’Eufrate e l’uomo prima di costruire i suoi insediamenti ha sempre cercato una vicina fonte d’acqua potabile (molte grandi città sono state create lungo fiumi come Londra, Parigi, Roma).
Anche oggi questo liquido è una risorsa fondamentale per l’uomo e continua a creare problemi dovuti al fatto che parte della popolazione mondiale o non ha accesso ad acqua pulita (si stima almeno un miliardo e 100 milioni di persone) oppure a servizi igienici adeguati (2 miliardi e 400 milioni di individui), causa di (assieme all’utilizzo di H2O sporca) malattie, infezioni e mortalità infantile sopratutto nei paesi in via di sviluppo e più poveri.
Ulteriori guai sono causati dall’aumento della popolazione mondiale (quindi più consumo), dagli sprechi e dagli eccessi nell’uso quotidiano, dal crescente inquinamento dell’acqua potabile, dalla creazione di dighe che sbarrano il corso di interi fiumi rendendo aride le regioni a valle, dall’aumento delle zone aride e desertiche (anche a causa dell’eccessivo sfruttamento dei suoli), dallo squilibrio delle precipitazioni che creano zone con tanta e poca acqua, dalla diminuzione di questa risorsa a livello planetario. Essa, per molti, sarà la causa dei conflitti del futuro mentre si discute sulla possibilità di privatizzare o no l’acqua potabile.
E’ quindi necessario, oggi più che mai, un uso equilibrato e razionale di questa risorsa. Noi, come chi ci governa, possiamo fare molto per diminuire gli sprechi e per evitare eccessi non giustificabili. Ad esempio lavarsi utilizzando la doccia e non la vasca da bagno, spegnere il rubinetto mentre si puliscono i denti, lavare la macchina solo quando necessario, utilizzare prodotti a basso consumo e molto altro. Un’altra buona idea è applicare ai propri rubinetti di casa filtri di depurazione in grado pulire l’acqua dei nostri rubinetti da impurità e residui. Per evitare ulteriori perdite occorrerebbe inoltre una rete idrica efficiente sopratutto a livello nazionale e un maggior riciclo di ciò che viene consumato.
Concludendo anche la risorsa acqua deve essere guardata con occhi diversi, con la consapevolezza che non si ha di fronte qualcosa di infinito e di cui abusare a piacimento.
Il Gorgonauta.