Trama. David Rice è un ragazzo che al liceo della città in cui vive si intimidisce davanti a una bella compagna di scuola di nome Millie e viene preso in giro dai cosiddetti bulli. Un giorno però scopre di avere un incredibile potere ossia teletrasportarsi da un luogo all’altro dell’abitato e quindi della Terra stessa. E’ l’occasione per rifarsi una nuova vita e chiudere con il proprio passato. Alcuni anni più tardi David scoprirà però che il suo_ talento _genera anche difficoltà e pericoli.** Recensione . Ennesima pellicola dedicata ai supereroi o, detto altrimenti, a persone con qualità straordinarie. E ancora una volta si parte con la storia di un individuo emarginato (stile X-men), deriso e insicuro che però nasconde dentro di se poteri che lo rendono speciale rispetto a tutti gli altri (cosa di cui nessuno ovviamente se ne accorge). Abbiamo quindi la fase in cui David impara a gestire la sua capacità di teletrasportarsi e finalmente incominciano le novità : il ragazzo usa il suo_ dono naturale _per divertirsi e vivere alla grande, senza alcun voglia di salvare l’umanità o fare l’eroe. Un altro elemento di discontinuità è rappresentato dal fatto che il ragazzo vive benissimo da solo, senza la necessità di formare un gruppo, una squadra, una scuola di mutanti (i jumper**, così vengono chiamate le persone con questo potere, sono esseri solitari e riservati, stranamente solo quando c’è da salvare la donna dei propri sogni gli sforzi si moltiplicano ed occorre unire le forze).
Tutto cambia quando David riceve la visita di un misterioso individuo, interpretato da S.L.Jackson, che tenta nientemeno di ucciderlo. Perchè? La confusione aumenta quando il nostro protagonista scopre di non essere l’unica persona al mondo con la capacità di teletrasportarsi, esiste infatti un altro giovane di nome Griffin, suo pari. E’ la fine di una vita vissuta senza limiti e all’insegna dello svago che induce David ad aprire gli occhi sulla realtà che lo circonda e a risolvere i misteri del proprio passato.
Il film quindi prende il volo solo dopo qualche minuto e quando i buoni e i cattivi cominciano a menarsi sul serio. Tuttavia si dice molto ma si spiega poco e la trama soffre di vuoti e di lacune giustificabili solo se in futuro questa pellicola avrà un seguito. Per il resto è solo azione e spettacolo (con qualche sorriso) e possiamo comunque apprezzare lo sforzo dei responsabili degli effetti speciali e visivi per rendere più coinvolgente la pellicola.
Belle e certo emozionanti le location (finte o meno) di Jumper, si va infatti dal Colosseo (la Città Eterna fa la sua figura) alla Sfinge, dalla trafficatissima Tokyo al desolato deserto del Sahara. I 2 protagonisti Rachel Bilson (Millie) e Hayden Christensen (David) invece non sorprendono. Giustificata la prima, alle prese con le prime pellicole dopo 3 anni di The O.C. e ruoli/apparizioni in altre serie tv, meno il secondo data la maggiore esperienza. Anche S.L Jackson, nel solito ruolo di gran spaccone, fa la sua magra figura come portavoce della volontà di Dio.
Il Gorgonauta.