Trama. Pierre Peders è reporter di guerra ed un giornalista che si occupa prevalentemente di politica. Tuttavia il proprio giornale lo spedisce ad intervistare la nuova stella delle soap opera, la bella Katya. Pierre non ne è contento e subito dimostra ad inizio intervista il proprio malumore. Ma un gelido distacco si trasforma a causa di un s/fortunoso incidente in una lunga serata dove tra realtà e finzione, tra verità e bugia tutto continuamente sarà messo in discussione.** Recensione**. Pellicola incentrata sui rapporti tra uomini e donne e sulla loro convivenza. Pierre e Katya provengono da 2 mondi completamente diversi e per una strana congiunzione astrale le loro vite si incrociano per una notte. L’occasione è fornita da un’intervista che il primo deve ottenere dalla seconda. Ma ciò che all’apparenza non è altro che normale routine lavorativa si trasforma ben presto in un intenso confronto dove tutto è incerto, dove tutto è possibile grazie anche a litri di alcol che ovviamente avvicinano ma conducono dall’altra parte a pericolose confidenze. Particolarità di questo film quindi i continui colpi di scena e un’atmosfera sospesa che raggiunge il suo massimo a fine pellicola quando qualcosa viene svelato ma molto altro rimane oscuro e di difficile spiegazione.
Protagonisti di questo continuo giochi di sguardi, frasi, ammiccamenti, litigi, in cui uomo e donna sfoggiano il loro completo campionario di armi di seduzione, sono Sienna Miller(Stardust, Factory Girl) e Steve Buscemi (visto ad es. in Armageddon) nel doppio ruolo di attore e regista. I due tra risate, violenti offese e dolorose confessioni giocano ciascuno la propria partita e instaurano uno stretto legame. Ad di là di questo forse una critica al mondo di Hollywood, fatto di attrici promettenti che devono interpretare film di serie B per avere successo (mostrando più che altro il proprio corpo) e dove dietro le apparenze si nascondono infelicità, droga e alcol. Ma a causa del sorprendente finale anche questo sarà messo in discussione.
Un ultimo appunto. Theo Van Gogh, regista olandese ucciso nel 2004 da un fanatico di religione islamica, realizzò nel 2003 l’originale Interview. La pellicola si fece notare e in seguito si decise di eseguire un remake made in Usa dello stesso film. Dopo la sua morte venne stabilito inoltre che altre 2 sue opere, incentrate sempre sui rapporti tra uomo e donna, sarebbero state rifatte. Insomma questo è anche un tributo a Theo Van Gogh.
Infine se tra uomo e donna citando Interview,_ C’è sempre un vincitore e uno sconfitto, _allora ciascuno si prepari a combattere. :P
Il Gorgonauta.