Mi ero già proposto di scrivere un articolo del genere ma fino ad oggi mi mancava almeno qualche cifra. Ora dopo aver visto un prezioso video sul sito di punto informatico posso invece procedere. Prima tuttavia occorre precisare che cos’è un blog e la sua data di nascita.
Citando wikipedia un blog è un diario in rete _ e tale termine è in realtà la _contrazione di web-log, ovvero “traccia su rete”. Il fenomeno ha iniziato a prendere piede nel 1997 in America; il 18 luglio 1997, è stato scelto come data di nascita simbolica del __blog, riferendosi allo sviluppo, da parte dello statunitense Dave Winer del software che ne permette la pubblicazione (si parla di __proto-blog), mentre il primo blog è stato effettivamente pubblicato il 23 dicembre dello stesso anno, grazie a Jorn Barger, un commerciante americano appassionato di caccia, che decise di aprire una propria pagina personale per condividere i risultati delle sue ricerche sul web riguardo al suo hobby. Lo stesso inventò anche il termine weblog, inserendolo per la prima volta nel suo sito personale, mentre la parola blog venne introdotta da Peter Merholz che nel 1999 usò la frase “we blog” nel suo sito, dando origine al verbo to blog. Da allora il fenomeno è in continua espansione e sono nati diari in rete di ogni genere, da quello strettamente personale a quello d’informazione o aziendale, da quello di foto a quello di video. Nel 2001 essi presero piede anche in Italia grazie anche a piattaforme blog gratuite.
Dopo queste breve excursus torniamo ad alcune cifre (fornite da_ punto informatico)_. Solo in Italia i blogger, ossia coloro che gestiscono un blog sono più di 3 milioni mentre coloro che li leggono sono più di 8 : 1/3 degli utenti internet. Il loro numero cresce di giorno in giorno grazie alla facilità con cui si apre un sito di questo tipo e lo si gestisce, perché è la moda del momento, perché ci si può esprimere liberamente.
Qui non ci si sofferma a discutere se i blog sono 1000 o 1001 ma sul loro significato. E dal mio punto di vista significano democrazia. Democrazia perché ogni persona può esprimere, nel rispetto delle regole della società civile e realizzando un diritto costituzionalmente garantito, il proprio pensiero. Ma il blog è molto di più, è libera informazione, è fucina di nuove idee e di confronto, è uno strumento per socializzare e farsi conoscere, è un modo per esprimersi, è un diverso modo per raccontare e vivere la realtà che ci circonda. Il blog, come dice punto informatico nel suo video, modifica Internet in quanto lo rende più personale e più libero ed anche il modo di comunicare ed informarsi delle persone. Tra pochi anni, se non nell’immediato futuro, molti prevedono che essi saranno una delle fonti di informazione al pari di tutte le altre.
Questo ovviamente genera molta indivia ed ecco che si tenta di ingabbiare i blog rendendoli testate giornalistiche come già scritto nell’atomo. Un assalto alla libertà personale alla luce del sole e un modo per rendere internet, una delle poche cose ancora indipendenti e disponibile liberamente per chiunque possieda un pc, più docile e in linea con i mass media ufficiali. Un tentativo forse da parte di persone che neanche conoscono il mondo della rete ma, come se niente fosse, pretendono il contrario.
Il Gorgonauta.