Lunedì sera il regista Sydney Pollack è morto a Los Angeles all’età di 73 anni. Ha lavorato non solo dietro la macchina da presa ma anche come produttore e attore. Ha vinto grazie al film_ La mia Africa _7 oscar ed ha ricevuto nel corso della sua lunga professione numerosi riconoscimenti (tra cui un premio alla carriera).
Capace di passare da un genere all’altro con grande naturalezza (western, commedia, thriller, ecc) Pollack ha recitato per colleghi del calibro di Stanley Kubrick in Eyes Wide Shut o Woody Allen in Mariti e mogli e ha diretto attori di grande fama come Dustin Hoffman in Tootsie _(1982), Paul Newman in Diritto di cronaca_ (1981), Meryl Streep nella già citata La mia Africa (1985), Tom Cruise in Il socio _(1993) e Robert Redford in I 3 giorni del condor_ (1975). Con quest’ultimo tra l’altro il regista diede vita ad un felice collaborazione che fruttò numerose pellicole (ad es Come eravamo, Corvo Rosso non avrai il mio scalpo, Il cavaliere elettrico). I due furono le icone cinematografiche del cinema americano degli anni 70.
Le sue ultime fatiche sono state, come regista, The Interpreter, thriller ambientato nel palazzo di vetro con Sean Penn e Nicole Kidman (2005) e Frank Gehry - Creatore di sogni, documentario sul celebre architetto statunitense, e, come produttore, Ritorno a Cold Mountain (2003) e Michael Clayton (2007), in cui egli ha anche recitato nel ruolo di capo-ufficio di M.Clayton, alias G.Clooney.
Amante del cinema indipendente Pollack ha poi contribuito a creare la casa di produzione Mirage Enterprises ed è stato fondatore, assieme all’amico R. Redford, del Sundance Institute. Infine ha recitato anche per la televisione apparendo in numerose serie televisive come _Will & Grace _o _I soprano. _
Un uomo capace di trasformarsi e di trasformare le sue opere, che dopo una vita spesa per e nel cinema, sicuramente a questo mondo e a chi lo ama mancherà moltissimo.
Il Gorgonauta.