L’attesa sta per finire. Ormai mancano poco più di 72 ore all’inizio dei Campionati Europei di calcio che quest’anno si svolgeranno in Austria e Svizzera.
Certo, il fascino dei Campionati del Mondo è tutta un’altra cosa ma essere campioni del Vecchio Continente ha tutto il suo fascino, anche perché escluse Argentina e Brasile tutte le più grandi Nazionali di calcio sono europee.
La prima partita della competizione sarà Svizzera – Repubblica Ceca sabato 7 Giugno alle 18:00, l’Italia invece inizierà la sua avventura Lunedì 9 contro l’Olanda allo stadio di Berna (per chi vuole guardare tutto il calendario del torneo clicchi qui).
L’Italia Campione del mondo è la favorita ma il rischio di appagamento è tanto e il nostro girone di qualificazione con Olanda, Romania e Francia è sicuramente il più duro.
L’Italia non vince un Europeo dal 1968, anno in cui fu proprio l’Italia ad organizzarlo mentre l’ultima volta che è arrivata in finale è stato nel 2000 quando siamo stati battuti dalla Francia ai tempi supplementari.
La stessa Francia insieme alla Germania sono le squadre più temibili; la prima può vantare, a mio avviso, della rosa più forte del torneo, mentre come disse Gary Lineker nel 1990: “il calcio è un gioco molto semplice: 22 giocatori che inseguono un pallone e alla fine vince sempre la Germania” quindi c’è da scommetterci che i tedeschi arriveranno in fondo anche quest’anno.
Non dimenticherei anche la Spagna con una rosa di tutto rispetto e il Portogallo di Cristiano Ronaldo finalista 4 anni fa. Gli Europei ci hanno spesso regalato delle sorprese come la Grecia 4 anni fa oppure come la Danimarca, tra l’altro ripescata all’ultimo momento per le vicissitudini nell’ex Jugoslavia, nel 1992 quindi non sottovaluterei squadre come Romania, Svizzera e Svezia.
L’Italia sicuramente può vantare di una grande formazione: abbiamo il più grande portiere, un centrocampo di primo livello con Pirlo, Gattuso, De Rossi, Camoranesi, un grande attacco (sommando i gol segnati da tutti i nostri attaccanti arriveremo a più di 100), dubbi riguardano invece la difesa che dopo l’infortunio del nostro Capitano Cannavaro lascia non poco a desiderare con la probabile coppia di centrali Materazzi-Barzagli.
Il calcio nella vita non è tutto sia chiaro ma è indiscutibile che fa parte della nostra cultura ed è forse l’unico momento (purtroppo) in cui ci sentiamo tutti figli della stessa Patria e speriamo che anche in questo mese il calcio adempi al proprio dovere di unire e di farci vivere dei bei momenti tutti insieme.
Radio Rebelde