Ieri sera allo stadio Artemio Franchi di Firenze Luciano Ligabue ha tenuto la seconda tappa del suo tour estivo ElleElle Stadi 2008. Dopo Milano è stato il turno del capoluogo toscano e nei prossimi giorni toccherà a Bari (12/07), Cosenza (15/07), Roma (18/07), Cagliari (22/07) e Palermo (26/07). Radio Rebelde e il Gorgonauta erano presenti e questo è il mio racconto di un tardo pomeriggio e di una bellissima serata.
Stadio pieno, una folla (non so dire in quanti eravamo) in trepidante attesa pronta a scatenarsi alle prime note del rocker emiliano. Il sole non vuole ardersene e nel frattempo i Rio appaiono sul parco e propongono i propri successi, tra cui Sei quella per me. E mentre Radio Rebelde rischia di essere bruciato vivo ( :P ) e una perla di rara bellezza appare tra la moltitudine, il tempo passa e si avvicina l’ora x ( le 21).
Finalmente è Ora, arriva il Liga! La folla si alza e acclama, entusiasta. Pochi minuti e si comincia, la prima canzone è l’indimenticabile Certe Notti, cantata a squarcia gola da tutto lo stadio. Ma è solo l’inizio. Nelle 2 ore e passa successive è un alternarsi continuo di emozioni, divertimento e spettacolo tra vecchie glorie (come Piccola Stella senza Cielo, Eri bellissima, Vivo Morto o X, A che ora è la fine del mondo, ecc) e i nuovi singoli Niente Paura e_ Il centro del Mondo_. Più volte verso il cielo si alza un’unica grande voce, composta da migliaia di altre piccole voci che assieme si divertono e sognano, mentre tutti cantano o scandiscono il ritmo con il battito delle mani o con le dita rivolta verso l’alto. Il Liga si dà, canta e suona senza tante pause e Il pubblico lo segue.
Sono quasi le 24 ed è ora di salutarsi: con _Buonanotte all’Italia _Liga e i suoi si congedano dalla folla. E’ finita, è ora di tornare a casa ma sono state 2 ore fantastiche, piene ed emozionanti, difficilmente ripetibili. Come mai questo cantante attira giovani e meno giovani, uomini e donne e riesce a riempire gli stadi? Provo a dare una risposta : semplicemente con parole semplici e un linguaggio comprensibile (e di tutti perché in italiano) arriva al cuore delle persone, ai loro sentimenti e stato d’animo, tra malinconia e romanticismo, dolore e speranza, senza dimenticare di parlare del nostro paese e delle sue vicissitudini.
Chi non può dire di non avere/aver amato una piccola stella senza cielo oppure di non aver vissuto un momento di dolore o una serata di solitudine?
Grazie Liga per farci sognare e far vivere i nostri sogni.
Grazie Liga per trasformare in musica le emozioni di ogni giorno. Grazie Liga per farci sognare e sperare, sempre e comunque, nonostante tutto.
Il Gorgonauta.