Le tabelle anti-alcol.
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Le tabelle anti-alcol.

) indicanti sia i livelli teorici di alcolemia raggiungibili dopo l’assunzione di un’unità alcolica (tenendo conto del sesso, del peso e dell’essere a stomaco pieno o vuoto) sia gli effetti collaterali che si producono sull’uomo (stordimento, apatia, nausea, ecc) in base alla diversa concentrazione alcolica nel sangue. Il locale che non ottempera al decreto rischia la chiusura da 7 a 30 giorni.

La misura, già contenuta nel decreto-legge del 3 agosto 2007 denominato Disposizioni urgenti modificative del codice della strada per incrementare i livelli di sicurezza nella circolazione, serve a rendere più responsabili i guidatori e a prevenire le stragi quotidiane sulle strade dovute all’alcol e alla guida in stato di ebbrezza, puntando sull’impossibilità delle stesso guidatore di avvalersi di scuse come non sapevo o non ne ero a conoscenza. I valori indicati non hanno valore legale ma servono ad una autovalutazione dei propri possibili /reali livelli di alcolemia e a promuovere una guida sicura e responsabile.

E così, ad esempio, scopriamo che ad un uomo, che pesa fino a 75 kg ed è a stomaco vuoto, basta bere una singola birra a doppio malto con gradazione alcolica pari al 10% per essere oltre il limite legale (0,5 grammi per litro). Non mancano tuttavia dubbi e perplessità : le tabelle sono difficili e poche chiare, inoltre è faticoso fare i calcoli quando si bevono birre alla spina e cocktail dove la percentuale di superalcolico varia in base a quello che viene servito. Inoltre il tempo a disposizione per stamparle e affiggerle (sono oltretutto pubblicate in fogli troppo piccoli) è stato troppo esiguo, si criminalizzano i bar e non gli ubriachi e vi è troppa teoricità nei valori di alcolemia, non in grado di tenere conto dei fattori soggettivi e di altre variabili come la contemporanea assunzione di droghe.

Forse le critiche sono eccessive ma personalmente ritengo che ben pochi daranno uno sguardo a questi minuscoli fogli sulle vetrine o all’interno dei bar. Meglio di niente certo, ma la strada da percorrere è ancora lunga e tortuosa come dimostra la facilità con cui si possono aggirare anche i divieti (come ad esempio quello che vieta la vendita di alcolici dopo le 2 di notte, ma basta un chioschetto appena fuori dalla discoteca). E qui siamo di fronte a mere tabelle indicative e il rischio di menefreghismo è più alto che mai.

Puntare solo su di esse significa alzare bandiera bianca già alla partenza, ma se queste tabelle saranno combinate con campagne di sensibilizzazione (ed educazione) sempre più efficaci, con i controlli delle forze dell’ordine, con altre soluzioni (come quella del guidatore designato), con il rispetto delle regole e con la serietà e l’intelligenza dei guidatori allora le cose potranno realmente cambiare e non ci toccherà più sentire di stragi del sabato sera o di ubriachi che investono pedoni e bambini.

Il Gorgonauta.