Siamo abituati a sentirci dire che il futuro sarà drammatico e buio ma le sfortune non sembrano finire mai. Eccovi allora la notizia dell’ultima ora : l’evoluzione umana è praticamente terminata. Secondo infatti uno studio dell’University College di Londra sarebbero tre i fattori che eviterebbero mutazioni genetiche e la selezione naturale, quindi lo stesso processo evolutivo. In poche parole l’uomo del futuro (in senso genetico) sembra destinato ad essere lo stesso che abita oggi la Terra.
II primo fattore, forse il più importante, risiede nell’età troppo precoce dei padri. In pratica i figli si fanno troppo presto (ma poi dopo non è troppo tardi e aumentano i rischi della gravidanza?, senza dimenticare il problema del calo delle nascite) mentre le probabilità di mutazioni genetiche aumentano negli uomini con il passare del tempo (questo perché il numero di divisioni cellulari necessarie per arrivare da uno spermatogonio ad uno spermatozoo maturo cresce con il passare dell’età. Ogni volta che avviene una divisione c’è la possibilità di una mutazione).
Il secondo fattore si trova nella globalizzazione dato che essa abbatte barriere e differenze a livello planetario creando masse di individui in un certo senso standardizzate (scomparsa quindi di popolazioni isolate e autoctone). Infine la terza causa risiede nella bassa mortalità infantile (nel mondo occidentale), ottenuta grazie al processo tecnologico, che riduce e minimizza la selezione naturale.
Ma secondo alcuni altri fattori, come la fertilità femminile o l’età della morte, sarebbero da tenere in considerazione e quindi tale teoria sarebbe insufficiente se non errata. Il futuro è imprevedibile (quindi non si può affermare con certezza che non ci sarà più evoluzione e il mondo tra migliaia di anni potrebbe essere totalmente diverso da quello attuale) e si tratta di affermazioni che valgono per il ricco mondo occidentale ma non certo per il terzo mondo dove natalità e mortalità infantile sono ancora alte.
L’uomo insomma rischia, si o no a seconda dei casi, di vedersi il futuro già scritto.
Il Gorgonauta.