** situato al confine delle 2 Nazioni ed oggetto di una contesa che ormai si trascina da decenni.
Già agli inizi del 1900 una mappa situò il sito archeologico conteso all’interno del territorio cambogiano ma nel 1954 le truppe thailandesi occuparono l’area suscitando le proteste del governo rivale che chiese alla Corte Internazionale di Giustizia di confermare la sovranità territoriale della Cambogia sul Tempio.
Alla fine la Corte gli diede ragione e dopo violenti proteste la Thailandia accettò il verdetto (sostanzialmente non sembra averlo ancora fatto). Ma ultimamente, a causa delle dispute riguardanti la richiesta (cambogiana) e il successivo inserimento del Tempio nel Patrimonio dell’Umanità da Parte dell’Unesco, la tensione è riesplosa, causando pure alcuni morti e feriti tra le truppe dei 2 contendenti. Al momento però una fragile tregua sembra evitare nuovi scontri. Al centro della disputa anche i territori adiacenti al tempio, comunque rivendicati dalla Thailandia e oggetto di imprecisa o mancata assegnazione a uno dei 2 paesi, nonchè le incursioni di truppe thailandesi in territorio cambogiano.
E Il tutto causa periodicamente scontri, minacce e tensioni. A mio avviso la cultura dovrebbe unire non dividere, sopratutto quando ci si trova di fronte ad un sito archeologico che appartiene a tutti, non solo a Tizio o Caio. In questo vedo molta miopia nonchè egoismo da parte dei 2 contendenti, ognuno preoccupato a rivendicare la proprietà dell’antico complesso architettonico o pronto a fare il furbo, con l’effetto collaterale di impedire le visite turistiche alla zona. Viene poi da chiedersi se il Tempio sia il reale oggetto della contesa e non ci siano in realtà dietro il tutto interessi più grandi, soprattutto economici (ad es il denaro ottenuto grazie al turismo).
Rimangono forse tre soluzioni : la prima assegnare ad un organismo sovranazionale la gestione dell’area (che quindi godrebbe di extraterritorialità) in modo che venga concessa a tutti la possibilità di visitare l’area archeologica, la seconda ridefinire in modo chiaro e definitivo i confini nazionali per evitare il sorgere di nuove contestazioni, la terza assegnare ad entrambi la zona contesa in modo da avere una gestione comune e condivisa del Tempio e di tutto ciò che esso è in grado di produrre.
Così difficile provarci?
Il Gorgonauta.