The  Orphanage.
Il Gorgonauta Il Gorgonauta

The Orphanage.

Trama.  Laura e il marito Carlos, assieme al loro figlio adottivo Simon, vogliono riaprire l’ex orfanotrofio dove la donna ha vissuto la propria infanzia per trasformarlo in una casa famiglia. Il bambino afferma di avere amici invisibili e di giocare con loro, ma credendo che si tratti di una fantasia infantile non gli viene dato ascolto.  Tuttavia il giorno dell’inaugurazione della nuova abitazione  per fanciulli il bambino sparisce misteriosamente gettando nello sconforto i 2 genitori.

Recensione. Vedendo The Orphanage il parallelismo con The others _(o per altri versi con _Il sesto senso) è quasi immediato : stessa grande casa, stesse misteriose apparizioni. Simon vede, parla e gioca con bambini immaginari ma trattandosi di una tipica fantasia fanciullesca non c’è probabilmente da preoccuparsi. Nell’abitazione tuttavia avvengono cose strane : oggetti che si spostano, rumori, visite inaspettate. E il peggio dovrà ancora venire.

Mi fermo qui per non rivelare troppo ma comunque si può affermare che la pellicola offre molteplici spunti e tratta numerose tematiche, da quella dell’amore e del legame che unisce tra loro madre e  figlio a quella delle ingerenze nel mondo dei vivi delle persone ormai passate, come si dice, a miglior vita.

E se nel film il male e il bene si confondono e il passato è destinato a riaffiorare e a raccontare la sue verità saranno le coincidenze del presente a svelare le rivelazioni più scioccanti. Il prodotto insomma è più che buono con suspense e tensione che accompagnano lo spettatore fino al finale, non certo lieto. La paura è resa in modo sapiente con musiche appropriate, giochi di luce e colori, magari con qualche porta che sbatte all’improvviso (ricordando così il bel_ Them_) e si qualche (ma rara) vena splatter.

Intensa infine la recitazione di Belén Rueda, alias Laura, madre coraggiosa sospesa tra pura follia e coraggio. La sua non è solo una personale lotta per accertare la verità su Simon, ma anche un percorso psicologico/interiore nel proprio animo e del proprio passato, il quale non sembra volerla lasciar andare via.

Il Gorgonauta.